Internet in ufficio:misure per la tutela della privacy dei lavoratori

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 58 del 10 marzo 2007 è pubblicato il Provvedimento 1 marzo 2007 del Garante per la protezione dei dati personali relativo al “Trattamento dei dati personali relativo all’utilizzo di strumenti elettronici da parte dei lavoratori”.

Con questo Provvedimento il Garante della Privacy fornisce concrete indicazioni circa l’utilizzo del computer nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione all’uso di Internet e della posta elettronica.
Al riguardo, atteso che la verifica dei siti web visitati dal dipendente e l’esame dei messaggi di posta elettronica può comportare l’acquisizione di informazioni che rilevano nella sfera privata dello stesso, il provvedimento mira a predisporre delle misure idonee e prevenire usi arbitrari di tali strumenti informatici, al fine di tutelare la riservatezza degli stessi lavoratori, vietando il monitoraggio delle attività informatiche.
In particolare, si prescrive il divieto per i datori di lavoro pubblici e privati di controllare la posta elettronica e la navigazione in Internet dei dipendenti, salvo limitati casi connotati di carattere dik eccezionalità, anche perché, l’attività di monitoraggio delle pagine web e della posta integrerebbe un controllo a distanza del lavoro espressamente precluso dall’art. 4 dello Statuto dei lavoratori.
Si prevede, altresì, che gli stessi datori di lavoro dovranno informare preventivamente e dettagliatamente i dipendenti sull’utilizzo del computer sul luogo di lavoro e della possibilità dell’effettuazione di controlli.
Tra le iniziative suggerite dallo stesso Garante della privacy si segnalano:
-la individuazione preventiva dei siti accessibili compatibili con le politiche del lavoro relativo all’azienda interessata;
-l’utilizzo di filtri che impediscano operazioni non consentite;
-la valutazione della possibilità di un indirizzo alternativo per i messaggi di post elettronica privata, delegando formalmente un altro lavoratore per il controllo della posta elettronica in caso di assenza prolungata.
Altre misure di tutela sono previste dal Provvedimento riguardanti le professioni, quali i giornalisti, tenute al rispetto del segreto professionale.

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