Interventi per il settore sanitario e universitario

Il 7 marzo scorso è iniziato l’iter parlamentare del disegno di legge di iniziativa governativa recante “Interventi per il settore sanitario e universitario”. Il provvedimento (A.S. 1334) è, infatti, all’esame , in sede referente, delle Commissioni riunite VII (istruzione pubblica, beni culturali) e XII (igiene e sanità) del Senato della Repubblica.

Con il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri il 2 febbraio scorso, si stabilisce la completa integrazione tra attività assistenziale, didattica e di ricerca attraverso la realizzazione delle aziende integrate ospedaliero – universitarie e quindi favorendo una più intensa e proficua collaborazione tra sistema universitario e sistema sanitario.
In particolare, il disegno di legge prevede:
-la costituzione delle Aziende integrate ospedaliero universitarie, che assicurano la piena integrazione tr attività assistenziali e quella didattica e di ricerca, con modalità stabilite nei protocolli d’intesa tra Università e Regioni; alle stesse aziende saranno concessi in uso gratuito i beni immobili del patrimonio indisponibile dello Stato, trasferiti in proprietà delle Università;
-la potestà per le Regioni di adottare altre forme di compartecipazione alla spesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali (rispetto alla quota fissa di 10 euro a ricetta9 con effetti finali equivalenti in termini finanziari;
-l’incremento, nelle strutture sanitarie, di misure di controllo e gestione del rischio clinico (incluso quello di infezioni nosocomiali) e di monitoraggio degli errori;
-la semplificazione nel campo della prescrizione dei farmaci contro il dolore severo;
-disposizioni finanziarie per concorrere al ripiano selettivo dei disavanzi del Servizio sanitario nazionale nel periodo 2001 – 2005;
-la possibilità per le Università di svolgere , anche nella forma del consorzio, attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro;
-una breve proroga della durata in carica degli attuali Direttori delle Accademie d’arte drammatica e di danza per consentire l’applicazione della nuova normativa elettorale anche a tali due istituzioni.

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