ISPESL, Sacerdote: ” Ogni anno 30.000 invalidi permanenti. I più colpiti sono i giovani”

Umberto Sacerdote, Direttore Generale dell’ISPESL: “permane la drammaticità del fenomeno che fa comunque registrare ogni anno circa 30.000 invalidi permanenti. Tra le fasce di età più colpite emerge quella dei giovani fino ai 34 anni che sono i protagonisti del 37% degli infortuni sul lavoro”. Convegno al CNEL 28 gennaio 2010

L’elevato numero di infortuni sul lavoro, gli incidenti domestici e gli incidenti stradali costituiscono alcuni dei maggiori problemi di salute pubblica in Europa ed in Italia, con costi umani, sociali ed economici molto elevati.

“Nonostante il 2008 – spiega Umberto Sacerdote, Direttore Generale dell’ISPESL – abbia fatto registrare un decremento degli infortuni sul lavoro (874.940 infortuni, -4,1% rispetto al 2007), con una riduzione dei casi mortali al di sotto dei 1200 casi l’anno (1.120 casi mortali, -7,2% rispetto al 2007), permane la drammaticità del fenomeno che fa comunque registrare ogni anno circa 30.000 invalidi permanenti. Tra le fasce di età più colpite emerge quella dei giovani fino ai 34 anni che sono i protagonisti del 37% degli infortuni sul lavoro.”

“Questi dati, insieme con le dimensioni del fenomeno infortunistico in ambiente domestico, evidenziano come permangono criticità in merito alla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL) all’interno dei percorsi Universitari e di avviamento professionale e confermano la riflessione che da alcuni anni si sta approfondendo sulla necessità di promuovere tali conoscenze prima possibile, sin dalla scuola primaria, sensibilizzando i bambini alla percezione dei rischi negli ambienti che li circondano.”

La scuola, ambiente di vita per gli alunni e ambiente di lavoro per gli insegnati, rappresenta il luogo preposto ad offrire occasioni formative volte a promuovere e divulgare ai “lavoratori di domani” la cultura e le azioni di prevenzione attraverso l’acquisizione di comportamenti che si troveranno a dover applicare concretamente nella futura vita lavorativa.

Per questo l’Ispesl che da sempre lavora con il massimo impegno in tale direzione, anche alla luce del nuovo D.Lgs 81/2008 che prevede l’inserimento in ogni attività scolastica ed universitaria di specifici percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, si fa promotore insieme al Convegno alCNEL “La Promozione della cultura della salute e sicurezza nelle scuole. Puntiamo sulla prevenzione per crescere in sicurezza”, in programma giovedì 28 gennaio a Roma presso il Cnel, in viale David Lubin 2, nella sala del Parlamentino

Alla giornata di dibattito parteciperanno tra gli altri Antonio Moccaldi Commissario ISPESL, Umberto Sacerdote Direttore Generale e Sergio Iavicoli,direttore del Dipartimento di Medicina del Lavoro.

“Allora educare alla Salute e alla Sicurezza sul Lavoro – prosegue Umberto Sacerdote – significa aiutare i ragazzi a sviluppare la capacità di prendere decisioni consapevoli nei riguardi del proprio benessere, in difesa del proprio equilibrio fisico, psichico e sociale, trasmettendo modelli positivi, promuovendo una corretta percezione dei rischi e l’adozione di comportamenti che diventino parte integrante dello stile di vita e di lavoro”.
“Con queste finalità già da alcuni anni come Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro abbiamo attivato delle iniziative che, su differenti livelli, hanno cercato di dare delle risposte, con l’obiettivo di supportare le Istituzioni Scolastiche in questo nuovo ed importante compito educativo.”

“Nell’ambito del Convegno – precisa Sergio Iavicoli, Direttore del Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Ispesl – verranno inoltre presentati i risultati di un’indagine condotta dall’Ispesl nelle scuole di ogni ordine e grado di Roma e Provincia, finalizzata a identificare i bisogni formativi in tema di promozione e divulgazione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro nella scuola.”

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