ISPRA pubblica alcuni dati del II “Rapporto Controlli Ambientali AIA/Seveso” 2017 del SNPA

In Italia sono circa 6600 gli impianti sotto controllo. Il Rapporto, pubblicato ogni anno, è il risultato di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati di sistema, coordinata da ISPRA, con l’obiettivo di garantire l’armonizzazione delle informazioni a livello nazionale e la loro divulgazione.

Nel 2016 effettuate 2600 visite ispettive, 5840 attività di campionamento, 1350 non conformità riscontrate (vale a dire il mancato rispetto delle prescrizioni riportate nei decreti AIA, che può essere sanzionato amministrativamente o penalmente), presso i circa 6600 impianti industriali AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) e SEVESO. Sono i dati relativi ai controlli statali e regionali del II “Rapporto Controlli Ambientali AIA/Seveso” edizione 2017, effettuati dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), che verrà presentato il prossimo mese di aprile.

Il numero dei controlli AIA da svolgersi nell’anno viene stabilito attraverso una rogrammazione che generalmente tiene conto di alcuni principali fattori, quali la frequenza di controllo indicata nelle specifiche autorizzazioni, le risorse finanziarie e umane disponibili ed i criteri di priorità definiti a livello regionale anche attraverso l’utilizzo di software dedicati, come ad esempio il sistema SSPC (Sistema di Supporto alla Programmazione dei Controlli), che calcola le criticità connesse ad ogni specifico impianto ed il conseguente ordine di priorità di controllo. Il rapporto evidenzia la complessità della fase di programmazione in rapporto alla presenza del numero delle installazioni in AIA sul territorio.

Per una completa valutazione delle reali criticità presenti a livello regionale, è importante tener conto anche della tipologia degli impianti che sono sottoposti a controllo: gli impianti di competenza regionale, sono comprensivi di attività energetiche, impianti di produzione e trasformazione metalli, industria di produzione minerali, impianti di gestione rifiuti, impianti chimici al di sotto di una certa capacità produttiva, infine impianti quali allevamenti, cartiere,
tessili.

Gli impianti di competenza statale, sono anch’essi soggetti ad una programmazione annuale definita da tutto il Sistema.
L’ISPRA è l’ente competente al controllo e si avvale delle agenzie territorialmente competenti, in particolare per lo svolgimento delle attività di campionamento ed analisi. Nel territorio nazionale le installazioni di competenza statale sono in gran parte rappresentate da centrali termoelettriche (82, circa il 55% della totalità degli impianti autorizzati pari a 148 seguono gli impianti chimici (31) e le raffinerie (15).
Nel 2016 i controlli si sono mantenuti dello stesso ordine di grandezza dell’anno precedente, nonostante alcuni impianti nel 2016 abbiano modificato il loro assetto produttivo e siano quindi divenuti di competenza regionale. A prevalere è la Sicilia con 19 installazioni AIA di competenza statale ed è quindi questo territorio ad avere avuto il maggior numero di ispezioni nell’anno (16). In generale, le visite ispettive di competenza statale hanno coinvolto il 49%
delle centrali termoelettriche presenti sul territorio nazionale, il 58% degli impianti chimici, l’86% delle raffinerie e il 27% degli impianti SNAM ed in generale hanno garantito lo svolgimento dell’85% della programmazione annuale.

Gli stabilimenti Seveso, il cui inventario viene predisposto ed aggiornato da ISPRA, si distinguono tra soglia inferiore e soglia superiore in base all’utilizzo, negli specifici processi produttivi, di sostanze pericolose in concentrazioni pari o superiori a quelle stabilite dalla norma. Gli stabilimenti Seveso di soglia superiore nel 2016 sono risultati pari a 540, mentre quelli di soglia inferiore dislocati nelle diverse regioni risultano pari a 513, ma è previsto un
aggiornamento dell’inventario a seguito della nuove disposizioni normative. La loro distribuzione sul territorio nazionale mostra come la Lombardia con 145 stabilimenti di soglia superiore e 135 di soglia inferiore sia la Regione con il maggior numero di siti Seveso.

Fonte: ISPRA

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