ISPRA pubblica “Consumi energetici e heating degree days (HDD) a confronto. Proiezioni al 2050 degli HDD in differenti scenari climatici”

Il rapporto tecnico verifica la correlazione tra il fabbisogno di energia per il riscaldamento ed i gradi giorno finalizzata alla stima della domanda di riscaldamento nel settore civile fino al 2050.

A gennaio 2016 su iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri è istituito un tavolo tecnico sul tema della decarbonizzazione dell’economia con la partecipazione di più di 70 rappresentanti di amministrazioni pubbliche, enti di ricerca, soggetti pubblici e privati, università, attivi sul tema dei cambiamenti climatici e della pianificazione energetica. Il lavoro è organizzato in gruppi di lavoro uno dei quali è dedicato ai dati di input non tecnologici per consolidare una base di dati condivisa tra tutti gli attori presenti al tavolo, funzionale all’elaborazione degli scenari energetici.

Il presente rapporto tecnico, è un esempio concreto di tale processo collaborativo, ripercorre il lavoro svolto, da un sottogruppo (GdL HDD/CDD), costituito per rispondere alla necessità di approfondire il dato di input, riferito ai gradi giorno di riscaldamento e gradi giorno di raffrescamento, nell’ambito dell’attività di affinamento dei dati di input non tecnologici.

I gradi giorno di riscaldamento (HDD – Heating Degree Days) sono un indice che indica il fabbisogno termico per il riscaldamento delle abitazioni in una determinata località in un determinato periodo, numericamente sono calcolati come la somma cumulativa della sola differenza positiva tra la temperatura interna di base e la temperatura media esterna.

In questo studio si è cercato di verificare la relazione di correlazione tra il fabbisogno di energia per il riscaldamento ed i gradi giorno, finalizzata alla stima della domanda di riscaldamento nel settore civile (residenziale e terziario). La correlazione è risultata molto buona nelle zone climatiche E (r=0,92) e D (r=0,97) ed abbastanza buona in zona B (r=0,71). I consumi energetici utilizzati non considerano i contributi della biomassa, per cui non è disponibile un dato di consumo disaggregato a livello territoriale.

A completamento dello studio, sono state stimate le proiezioni dei gradi giorno di riscaldamento per cinque trentenni futuri di interesse fino al 2050, in due scenari climatici RCP (Representative Concentration Pathways, RCP4.5 e RCP8.5) dell’IPCC a partire dalle anomalie fornite dal Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC).

Fonte: ISPRA

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