ISPRA pubblica il “Rapporto Rifiuti Speciali” 2023 che mostra un significativo aumento di tali rifiuti dopo la pandemia

Diffusi i nuovi dati del Rapporto Rifiuti Speciali di ISPRA. Dopo il fermo delle attività economiche dovuto alla crisi pandemica nel 2021 si registra una crescita significativa nella produzione di rifiuti speciali, con un aumento del 12,2% corrispondente a circa 18 milioni di tonnellate, collegata alla ripresa nei settori industriale, artigianale e dei servizi.

 

Il “Rapporto Rifiuti Speciali” edizione 2023, che presenta i dati relativi all’anno 2021, è giunto alla sua ventiduesima edizione ed è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro Nazionale dei Rifiuti e dell’Economia Circolare dell’ISPRA, con il contributo delle Agenzie regionali e provinciali per la Protezione dell’Ambiente, in attuazione di uno specifico compito istituzionale previsto dall’art.189 del d.lgs. n. 152/2006.
Il rapporto fornisce i dati sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi, a livello nazionale e regionale, e per la gestione anche a livello provinciale; e sull’import/export. Attraverso un efficace e completo sistema conoscitivo sui rifiuti fornisce un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e aggiornato di supporto al legislatore per orientare politiche e interventi adeguati.

Dopo il fermo delle attvità economiche dovuto alla crisi pandemica, nel 2021 si registra una crescita significativa nella produzione dei rifiuti speciali, che raggiunge 165 milioni di tonnellate. L’aumento del 12,2% corrisponde a circa 18 milioni di tonnellate. La ripresa nei settori industriale, artigianale e dei servizi segna un aumento dei rifiuti generati dalle attività produttive.
Quasi la metà (47,7%) proviene dalle attività di costruzione e demolizione (78,7 milioni di tonnellate), settore che si conferma come il principale nella produzione totale di rifiuti speciali. Per questa tipologia di rifiuti risulta significativa la percentuale di riciclo (80,1%) superando ampiamente l’obiettivo del 70% fissato dalla normativa al 2020. Il recupero riguarda prevalentemente la produzione di rilevati e sottofondi stradali.
In generale la gestione dei rifiuti speciali è attuata da oltre 10 mila impianti presenti in Italia (5.928 sono situati al Nord, 1.899 al Centro e 2.936 al Sud). Si recupera materia dal 72,1% degli speciali e solo il 5,7% del totale gestito prevede lo smaltimento in discarica (10,2 milioni di tonnellate).
Le regioni che producono più rifiuti speciali sono Lombardia (37,4 milioni di tonnellate), Veneto (18 milioni) ed Emilia Romagna (14,6 milioni). Al Centro la maggiore produzione è nel Lazio (10,2) e al Sud in Puglia (11,4).
Il rapporto fornisce anche i dati sui flussi di rifiuti che, per quantità o complessità, presentano le maggiori criticità gestionali: rifiuti contenenti amianto (-12,2% rispetto al 2020), veicoli fuori uso (ancora lontani dall’obiettivo del recupero totale), pneumatici fuori uso (da rafforzare la raccolta), fanghi di depurazione delle acque reflue urbane (implementare tecnologie di recupero anche di tipo energetico), rifiuti sanitari (normativa privilegia ancora molto lo smaltimento).
Il Rapporto Rifiuti Speciali, fornisce un quadro di informazioni oggettivo, puntuale e sempre aggiornato sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi. Il Rapporto, predisposto dal Centro Nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare in collaborazione con le Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente, esamina oltre 60 indicatori elaborati a livello nazionale, di macroarea geografica e regionale, nonché per attività economica e per tipologia di rifiuto.

Rapporto Rifiuti Speciali
edizione 2023
CAPITOLO 1 – PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI
CAPITOLO 2 – GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI
CAPITOLO 3 – MONITORAGGIO DI SPECIFICI FLUSSI DI RIFIUTI
APPENDICE 1 – DETTAGLIO PER MACROAREA GEOGRAFICA DEI DATI DI PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI, ANNO 2021
APPENDICE 2 – QUADRO REGIONALE DELLA PRODUZIONE E DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI, ANNO 2021
APPENDICE 3 – CENSIMENTO DEGLI IMPIANTI DI COINCENERIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI, ANNO 2021
APPENDICE 4 – CENSIMENTO DEGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI, ANNO 2021
APPENDICE 5 – CENSIMENTO DEGLI IMPIANTI DI DISCARICA DEI RIFIUTI SPECIALI, ANNO 2021

Fonte: ISPRA

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