ISSA, Rampi sul Forum mondiale su sicurezza sociale di Doha

ISSAL’Istituto valutato tra le best practice internazionali

Forum mondiale Issa sulla sicurezza sociale di Doha: “Al centro dei lavori l’estensione globale dei diritti come risposta alla crisi globale. La ricerca uno strumento determinante per fare prevenzione malgrado la carenza generale delle risorse”.

L’Istituto valutato tra le best practice internazionali

Il bilancio del presidente del Civ, Francesco Rampi – alla guida della delegazione italiana composta da rappresentanti delle direzioni centrali Prevenzione e Comunicazione dell’Istituto – traccia il bilancio di un evento che lascia, agli atti, una ricca agenda di strategie operative da approntare per l’immediato futuro e nella quale l’Inail è destinato a svolgere un ruolo propositivo di significativa importanza.

Presidente Rampi, che valutazione dà di questa sei giorni di lavoro?
“Credo che questo Forum sia stato caratterizzato da molti elementi di interesse. Il primo, innanzitutto, è il rilievo dei partecipanti.
Riunire in un confronto così serrato i rappresentanti di 127 paesi di tutto il mondo – i ministeri responsabili del welfare, ma anche le associazioni e gli istituti che governano direttamente la previdenza e l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro – è, di per sé, un risultato importante.
Ancora più sostanziale è stata la ‘cornice’ concettuale – un tema che definirei addirittura controcorrente di questi tempi – che ha caratterizzato il Forum: ovvero, l’affermazione della globalizzazione dei diritti, la volontà di estendere a livello mondiale – malgrado la pesante crisi internazionale che ben conosciamo – uno ‘zoccolo duro’ di diritti che abbia carattere universale. Infine, sottolineo l’importanza di un ulteriore tema che è stato espresso quasi a mo’ di slogan: la sicurezza sociale non è un costo, ma un investimento
“.

La crisi che ha investito ogni area del mondo quanto ha cambiato le prospettive per chi si occupa di sicurezza sociale?
Gli esiti di questo periodo così faticoso li vediamo tutti. Quello che è stato fatto nel Forum, tuttavia è stato estendere universalmente un approccio solitamente limitato a quei paesi dove il welfare è più consolidato: ovvero, in un momento di crisi la contrazione delle risorse disponibili deve tradursi in uno stato di sicurezza sociale che, al contrario, sia capace di garantire ed incrementare i diritti. La svolta dell’Issa – per sostenere questo processo – è stata, così, la creazione di un importante centro di servizi che sia in grado di generare una circolarità delle eccellenze e delle conoscenze relative alle realizzazioni più importanti che sono state fatte. Realizzazioni dove – pure a fronte di costi contenuti – ai cittadini sono stati garantiti livelli di prestazioni più elevati“.

Leggi l’intervista intera sul sito dell’INAIL, al link a fianco.

Fonte: INAIL

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