Nel quarto trimestre 2009 il reddito disponibile delle famiglie (il settore comprende le famiglie consumatrici, quelle produttrici e le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie) è diminuito dello 0,2% in valori correnti rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa per consumi finali si è ridotta dello 0,1%. Su base tendenziale il reddito è calato del 2,8% mentre la spesa dell1,9%. In linea con il calo del reddito, il potere dacquisto delle famiglie (cioè il reddito disponibile delle famiglie in termini reali) è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% rispetto allanno precedente.
Cala anche la propensione al risparmio delle famiglie, che nel quarto trimestre è stata pari al 14% (come nel trimestre precedente), lo 0,75 in meno rispetto al 2008. E proseguita poi la flessione del tasso di investimento delle famiglie, che nel quarto trimestre si è attestato all8,8%, -0,2 punti percentuali (rpt.punti percentuali) rispetto al trimestre precedente, risentendo di una riduzione degli investimenti (-2,2%9 molto superiore a quella del reddito disponibile (-0,2%). Rispetto al 2008 il tasso di investimento si è ridotto di 0,7 punti percentuali (rpt.punti percentuali).
Secondo i rappresentanti delle due maggiori associazioni dei consumatori, Federconsumatori e Adusbef, lIstat ha confermato per lennesima volta che la situazione in cui versa il Paese ben diversa da quella continuamente invocata dal partito degli ottimisti. E per questo che non ci stancheremo di rivendicare delle misure tese a sostenere la domanda di mercato, che rappresentano lunica via duscita in direzione di una ripresa dei consumi e dellintera economia. Misure che prevedano, in c0oncreto: una detassazione per 1200 euro delle famiglie a reddito fisso; un blocco delle tariffe, che stanno pesando sempre di più sui bilanci delle famiglie italiane, con aumenti clamorosi(trasporti, benzina, RC Auto, ecc.) per 761 euro annui.
(LG-FF)