Donne, anziani e bambini sono le categorie maggiormente a rischio: hanno subìto un incidente negli ultimi tre mesi 15 donne ogni mille (contro 7 ogni mille uomini), 27 ultrasettantaquattrenni e 9 bambini fino a 5 anni ogni mille.
Tra le donne, le casalinghe sono una categoria particolarmente a rischio, ogni trimestre 149mila sono coinvolte in un incidente domestico.
Più di una persona su due (54,8%) è vittima di una caduta, il 20,2% si è invece ferito mentre sono di poco superiori al 13% i casi di urto o schiacciamento e di ustione; residuali gli incidenti causati da altro tipo di dinamica.
Le cadute e le ustioni riguardano soprattutto le donne: 58,9% rispetto a 45,4% degli uomini per le cadute e 16,3% contro 6,4% per le ustioni. Il contrario accade nei casi di incidenti domestici che provocano ferite: 27,6% per gli uomini contro 16,9% per le donne.
Nel 76,9% dei casi le cadute vedono coinvolte persone over 64 (81% se donne ultra settantacinquenni). I casi di urto o schiacciamento sono più frequenti tra i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 17 anni (25,3% tra 6 e 13 anni e 35,1% tra 14 e 17 anni), mentre le vittime di ustione sono più spesso donne delle classi di età centrali (21,2%).
L’ambiente più pericoloso della casa è la cucina, dove avvengono il 38% degli incidenti; meno frequentemente gli incidenti si verificano in altri spazi della casa: nell’11,7% dei casi in bagno e nel 10% in camera da letto.
Sono i lavori domestici a rappresentare il maggiore rischio per la sicurezza delle persone.
Poco meno della metà degli incidenti (45,9%) avviene infatti durante lo svolgimento delle
faccende domestiche, mentre è più basso il rischio connesso alle attività del tempo libero, come il gioco o le attività legate al fai da te (rispettivamente, 7,9% e 5,6%).
La durata e l’intensità dell’attività domestica determinano una diversa esposizione al rischio di infortuni. La quota di vittime di incidenti aumenta al crescere delle ore dedicate settimanalmente a questo tipo di attività: tra coloro che lavorano in casa più di 30 ore alla settimana hanno subìto un infortunio 21 persone ogni mille (soprattutto donne tra i 45 e i 64 anni).
Gli incidenti che colpiscono le persone di 65 anni e oltre, prevalentemente, non sono dovuti ad attività particolarmente pericolose: nel 36,8% dei casi al momento dell’incidente non si stava svolgendo alcuna attività e nel 20,8% si stavano svolgendo attività quali lavarsi, mangiare, vestirsi etc.
Gli incidenti occorsi a bambini e ragazzi fino ai 14 anni sono legati invece, in tre casi su quattro (74,6%) ad attività ludico-ricreative. Il 43,3% degli infortunati si è recato a un
Pronto soccorso e, nel 7,9% dei casi, l’incidente ha reso necessario un ricovero ospedaliero;
un’ulteriore quota di infortunati si è sottoposta a visita medica in un ambulatorio (17,1%) o presso il proprio domicilio (3,6%), mentre un terzo non ha avuto bisogno di assistenza medica.