ISTAT diffonde i conti dell’impiego di energia in Italia riferiti agli anni dal 1990 al 2015

I dati sull’impiego di energia dell’economia italiana, per gli anni dal 1990 al 2015, sono espressi in termini fisici (Terajoule) e distinti per tipo di impiego e tipo di prodotto.

L’ISTAT diffonde i dati sull’impiego di energia dell’economia italiana per gli anni dal 1990 al 2015, espressi in termini fisici (Terajoule) e distinti per tipo di impiego e tipo di prodotto.

Caratteristica fondamentale dei conti dell’impiego di energia, come degli altri conti satellite ambientali, è la coerenza di impostazione con i principi, gli standard e le classificazioni alla base dei conti economici nazionali del sistema centrale – definiti dal Sistema Europeo dei Conti nazionali e regionali (SEC2010). Ciò comporta alcune differenze rispetto ai dati riportati da altre statistiche nazionali sull’energia (in particolare dal Bilancio Energetico Nazionale). La coerenza con i dati di contabilità nazionale rende questi dati particolarmente adatti, insieme con gli altri dati di contabilità ambientale fisica e monetaria, all’analisi integrata economico-ambientale (ad esempio: analisi dell’intensità energetica per unità di produzione e/o di valore aggiunto; calcolo delle footprints per materiali, energia ed emissioni; analisi della tassazione ambientale).

I dati pubblicati riguardano gli impieghi di energia:
1. delle famiglie
– per tipologia di prodotto: materiale solido, materiale gassoso, petrolio e suoi derivati, energia elettrica;
– per tipo di impiego: impiego energetico (uso domestico, trasporto in conto proprio), impiego non energetico;
2. delle attività economiche
– per tipologia di prodotto (stesse tipologie come per le famiglie), per il totale delle attività economiche;
– per tipo di impiego (con un dettaglio di 37 branche di attività): impiego energetico (con combustione: riscaldamento, trasporto, trasformazione in energia elettrica, altro impiego energetico con combustione; senza combustione), impiego non energetico.

Sono compresi tutti gli impieghi di energia delle unità (attività economiche e famiglie) residenti in Italia (SEC2010 § 1.61). Coerentemente con questo principio il conto include, oltre agli impieghi energetici delle unità residenti che operano sul territorio nazionale, anche quelli delle unità residenti che operano all’estero, ed esclude gli impieghi energetici delle unità non residenti che operano sul territorio nazionale; tali inclusioni/esclusioni sono significative per quanto riguarda in particolare le attività di trasporto. Inoltre, per ciascuna branca di attività economica (classificate sulla base dell’Ateco 2007 – Nace Rev.2), include sia gli impieghi energetici dei processi produttivi caratteristici dell’attività principale e delle eventuali attività secondarie sia gli impieghi energetici dei processi svolti come attività ausiliarie (come quelli di riscaldamento e di trasporto in conto proprio in unità non specializzate in queste attività).

Tali dati sono utilizzati, tra l’altro, ai fini dell’attribuzione delle emissioni atmosferiche e delle imposte ambientali alle branche di attività economica e alle famiglie.

Fonte: ISTAT

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