Il conto integrato economico e ambientale del turismo affianca in uno stesso schema un modulo economico e un modulo ambientale. Il primo presenta i principali aggregati che descrivono l’offerta turistica interna e il consumo turistico interno, riproducendo una delle tavole standard del CST, già diffuso dall’ISTAT; il modulo ambientale, che costituisce la parte innovativa, misura alcune pressioni sull’ambiente naturale esercitate a fronte dell’attività turistica. Le pressioni ambientali si riferiscono alle emissioni atmosferiche che causano effetto serra, acidificazione e ozono troposferico nonché agli impieghi complessivi di prodotti energetici.
Ciò che rende il modulo ambientale e il modulo economico omogenei, tanto da poter essere rappresentati in un unico quadro, è il comune rispetto dei principi contabili caratteristici dei conti economici e l’articolazione delle variabili secondo la stessa classificazione delle attività economiche.
L’elevato valore aggiunto informativo del conto consiste nella possibilità di confrontare i valori economici creati, produzione o valore aggiunto, con i relativi impieghi di prodotti energetici e emissioni, ampliando così la prospettiva macroeconomica del conto satellite del turismo agli aspetti della sostenibilità ambientale del settore.
La misurazione delle pressioni ambientali del turismo per l’Italia, a partire dall’integrazione degli schemi contabili esistenti, è il risultato di uno studio pilota condotto nell’ambito del progetto Measuring the Sustainability of Tourism (MST). Il progetto, avviato a partire dal 2015 dalla Organizzazione Mondiale del Turismo (United Nations World Tourism Organization, UNWTO) ha l’obiettivo di definire un framework statistico internazionale per la misurazione del ruolo del turismo in un’ottica di sviluppo sostenibile che comprenda le dimensioni economica, ambientale e sociale.