Sulla Gazzetta Ufficiale dellUE C 85/1 del 7 aprile 2005 sono pubblicate le Conclusioni del Consiglio dellUnione Europea del 21 febbraio 2005 in materia di istruzione e formazione nellambito del riesame intermedio della strategia di Lisbona.
Le Conclusioni del Consiglio dellUE, adottate il 21 febbraio 2005, partono dal presupposto che per il conseguimento di uno sviluppo sostenibile è necessario il contributo fondamentale dellapprendimento permanente, che contempla tutte le forme di apprendimento e tutti i livelli e le dimensioni dellistruzione e della formazione, in quanto costituiscono lindispensabile fondamento delle competenze e del potenziale creativo. Nonostante i progressi compiuti, segnatamente nellambito del programma di lavoro Istruzione e formazione 2010 a livello nazionale ed europeo, non ci deve far dimenticare che circa 33 milioni di persone nellUnione europea non hanno un posto di lavoro; che la popolazione europea invecchia e il 32% della popolazione in età lavorativa (78 milioni) è scarsamente qualificata. Nei prossimi cinque anni invece soltanto il 15% dei posti di lavoro sarà coperto da persone che hanno una scolarizzazione di base, mentre il 50% dei nuovi posti di lavoro richiederà dei lavoratori altamente qualificati.
Nel documento del Consiglio viene sottolineato che si possono conseguire gli obiettivi di competitività e di crescita economica fissati a Lisbona nel marzo 2000 solo se i giovani che si presentano sul mercato del lavoro dispongono degli strumenti adeguati grazie allistruzione e alla formazione di qualità in linea con levolvere della società. Unistruzione ed una formazione di migliore livello nonché un migliore accesso ad una maggiore partecipazione non solo consentono ad un numero crescente di individui di raggiungere uno sviluppo personale ma contribuiscono anche alla crescita economica sostenibile, alla coesione sociale e alla creazione di nuovi e migliori posti di lavoro.
Pertanto, il Consiglio rammenta che, conformemente alle conclusioni di Lisbona, ha convenuto un programma di lavoro coerente ed integrato, denominato Istruzione e formazione 2010, dove vengono sottolineati tre settori prioritari per unulteriore azione intermedia:
-Concentrare le riforme e gli investimenti nei settori chiave per la società dei saperi.
-Fare dellapprendimento permanente una realtà.
-Costruire uno spazio europeo dellistruzione e della formazione.
Pertanto, in preparazione della prossima relazione comune del Consiglio e della Commissione al Consiglio europeo del 2006, occorre intraprendere ulteriori azioni a livello nazionale ed europeo, segnatamente con riferimento alle azioni a favore dello sviluppo del capitale umano e quindi concentrando le riforme e gli investimenti sui punti chiave per la società dei saperi.
Nel documento del Consiglio viene sottolineato che si possono conseguire gli obiettivi di competitività e di crescita economica fissati a Lisbona nel marzo 2000 solo se i giovani che si presentano sul mercato del lavoro dispongono degli strumenti adeguati grazie allistruzione e alla formazione di qualità in linea con levolvere della società. Unistruzione ed una formazione di migliore livello nonché un migliore accesso ad una maggiore partecipazione non solo consentono ad un numero crescente di individui di raggiungere uno sviluppo personale ma contribuiscono anche alla crescita economica sostenibile, alla coesione sociale e alla creazione di nuovi e migliori posti di lavoro.
Pertanto, il Consiglio rammenta che, conformemente alle conclusioni di Lisbona, ha convenuto un programma di lavoro coerente ed integrato, denominato Istruzione e formazione 2010, dove vengono sottolineati tre settori prioritari per unulteriore azione intermedia:
-Concentrare le riforme e gli investimenti nei settori chiave per la società dei saperi.
-Fare dellapprendimento permanente una realtà.
-Costruire uno spazio europeo dellistruzione e della formazione.
Pertanto, in preparazione della prossima relazione comune del Consiglio e della Commissione al Consiglio europeo del 2006, occorre intraprendere ulteriori azioni a livello nazionale ed europeo, segnatamente con riferimento alle azioni a favore dello sviluppo del capitale umano e quindi concentrando le riforme e gli investimenti sui punti chiave per la società dei saperi.
Fonte: Eur-Lex
Approfondimenti