IV Conferenza nazionale sulla vigilanza

Intervento del direttore generale dell’INAIL, Giuseppe Lucibello, alla quarta Conferenza nazionale sulla vigilanza: “I vincoli posti dal legislatore sono sufficienti, ma la dinamica degli strumenti di flessibilità richiede sistemi di controllo per evitarne un utilizzo improprio”

Escludere nel modo più rigido i profili previdenziali e assicurativi dai possibili campi di applicazione della nuova contrattazione aziendale per evitare “a monte” – e senza il minimo rischio – l’eventualità inaccettabile di ricadute in termini di riduzione delle tutele dei lavoratori e di minori entrate per gli Istituti preposti.

Questo il messaggio forte lanciato dal direttore generale dell’INAIL, Giuseppe Lucibello, nel suo intervento in occasione della quarta Conferenza nazionale sulla vigilanza in materia di lavoro.

L’incontro – al quale hanno partecipato rappresentanti delle Istituzioni e delle parti sociali, e concluso dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi – è stato dedicato ai possibili scenari evolutivi a seguito dell’Accordo interconfederale del 28 giugno scorso tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil e dell’introduzione dell’articolo 8 del decreto legge n. 138 del 13 agosto 2011 (successivamente convertito dalla legge n. 148 del 14 settembre 2011).

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(LP)

Fonte: INAIL

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