L’industria linguistica dell’UE sembra pronta a uscire dalla crisi.

Secondo il Commissario europeo per il multilinguismo Leonard Orban, l’industria linguistica ha un ‘importanza sia economica sia strategica. Economica per le sue dimensioni, la sua resistenza alla crisi attuale e soprattutto le sue potenzialità future, Strategica perché è essenziale per preservare l’identità dei cittadini e la loro cultura e affrontare un mondo globalizzato.

L’industria del settore linguistico è stata colpita dalla crisi economica meno di altri settori, come risulta d uno studio condotto per conto della Commissione europea. Lo studio, che rappresenta la prima analisi su scala europea dell’industria linguistica, copre aspetti quali la traduzione, l’interpretazione, la localizzazione e globalizzazione, la sottotitolazione e il doppiaggio, le tecnologie linguistiche, l’organizzazione di conferenze multilingue e l’insegnamento delle lingue. Il fatturato dell’industria linguistica europea è stimato a 8,4 miliardi di euro (2008) e, secondo le previsioni, aumenterà annualmente almeno del 10% per arrivare entro il 2015 ad un importo compreso tra i 16,5 e 20 miliardi di euro. Si tratta di uno dei maggiori tassi di crescita registrati nell’economia dell’UE.
Il 27 novembre scorso è stato presentato dalla Commissione europea uno studio che fornisce un’immagine accurata dell’industria linguistica nell’UE e mette in rilievo il potenziale occupazionale di questo settore.

(LG-FF)

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