L’Internet degli oggetti – Un piano d’azione per l’Europa.

In data 18 giugno 2009, la Commissione europea ha Comunicato al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regione, la nota COM(2009)278 definitivo su “L’Internet degli oggetti – Un piano d’azione per l’Europa”.

Al punto 1. della Comunicazione avente per titolo “L’Internet degli oggetti: il quadro generale di un nuovo paradigma”, si legge che:

“La crescita di Internet è un processo ininterrotto: rispetto a 25 anni fa, quando gli internauti non erano più di un migliaio, oggi sono miliardi le persone collegate in rete mediante computer e dispositivi mobili. Una delle prossime tappe importanti di questo percorso è il passaggio progressivo da una rete di computer interconnessi a una rete di oggetti interconnessi, dai libri alle automobili, dagli apparecchi elettrici agli alimenti, per creare una “internet degli oggetti”. Si tratta di oggetti che talora disporranno del proprio indirizzo IP (Internet Protocol), saranno inseriti in sistemi complessi e utilizzeranno sensori per ottenere informazioni dal proprio ambiente (ad esempio, prodotti alimentari che registrano la temperatura in ogni fase della catena dell’approvvigionamento) e/o dispositivi di comando per interagire con lo stesso (ad esempio, valvole dell’aria condizionata che reagiscono alla presenza di persone.
La varietà di applicazioni dell’internet degli oggetti dovrebbe contribuire in misura notevole a rispondere alle sfide della società odierna: i sistemi di monitoraggio della salute consentiranno di affrontare i problemi dell’invecchiamento, gli alberi collegati al sistema permetteranno di combattere la deforestazione, le automobili collegate contribuiranno a ridurre la congestione del traffico, a migliorare la riciclabilità e a ridurre le emissioni di carbonio. L’interconnessione di oggetti fisici dovrebbe amplificare gli effetti, già di per sé incisivi, che le comunicazioni in rete su larga scala esercitano sulla nostra società, determinando complessivamente un reale cambiamento di paradigma.
L’avvento dell’internet degli oggetti ha luogo in un ambiente TIC contraddistinto da diversi fattori principali. Uno di essi è la “dimensione”: il numero dei dispositivi collegati è in aumento mentre le loro dimensioni si riducono al di sotto della soglia di visibilità dell’occhio umano. Un altro fattore è la “mobilità”: gli oggetti sono sempre più connessi senza fili, sono costantemente trasportati dalle persone e sono geolocalizzabili. “Eterogeneità e complessità” costituiscono il terzo fattore: l’internet degli oggetti troverà applicazione i n un ambiente già saturo di applicazioni la cui interoperabilità sarà sempre più problematica.
La Commissione sottolinea che gli esempi sopraccitati dimostrano che l’internet degli oggetti può contribuire a migliorare la qualità di vita dei cittadini, creando nuovi e migliori posti di lavoro, opportunità imprenditoriali e di crescita per l’industria, dando impulso alla competitività europea.
Il presente testo vuole quindi essere complementare alle iniziative strategiche relative alla strategia di Lisbona e alle riflessioni attualmente in corso sulle iniziative post i2010.

(LG-FF)

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