L’UE si è posta l’obiettivo di far uscire 20 milioni di persone dalla povertà entro il 2020.

Nell’Unione europea oltre 80 milioni di persone sono a rischio povertà e la crisi economica ha aggravato la situazione colpendo più duramente proprio le persone più vulnerabili. L’obiettivo che l ‘UE si è posta con la Strategia Europa 2020 richiede un intervento immediato.

La piattaforma europea contro la povertà e l’emarginazione (vedi nel link il testo originale in inglese) incoraggerà nuove forme di collaborazione tra i paesi europei, aiutandoli a mettere a punto strumenti più efficaci e innovativi sebbene la lotta alla povertà sia in primo luogo di competenza dei singoli Stati membri, obiettivi e strategie a livello europeo hanno contribuito a rendere più efficaci le politiche nazionali in ambiti come la povertà infantile e i senzatetto.

La Commissione europea desidera ora promuovere politiche sociali più innovative, sperimentando da prima su piccola scala eventuali metodologie o riforme. Lo scopo è quello di indurre i paesi europei a scambiarsi le proprie esperienze e quindi a perfezionare le loro politiche perché possano avere un impatto maggiore.
Nei prossimi anni, specie nel 2011-12 – viene affermato nell’ambito del Dipartimento della Sicurezza Sociale della Commissione europea -, verranno adottate una serie di iniziative per il coordinamento della politica del volontariato, lo scambio di informazioni, la riforma legislativa e il finanziamento dei progetti. Interventi specifici si rivolgeranno alle categorie più a rischio, tra cui giovani, disabili e minoranze come i rom.

Combattere la povertà non significa necessariamente spendere di più. L’obiettivo fondamentale è pervenire ad una maggiore efficienza. L’accento posto su innovazione e sperimentazione dovrebbe aiutare l’UE e i paesi membri a valutare come le risorse disponibili possano produrre il maggiore impatto.
Queste iniziative segnano per le politiche dell’UE l’inizio di una nuova fase che potrà avvalersi dell’impulso dato dall’Anno europeo 2010 contro la povertà e l’emarginazione.

Con oltre 700 progetti in 29 paesi, l’anno europeo è infatti riuscito a mobilitare tutti i settori della società e a mantenere il problema della povertà in cima all’agenda politica.

(LG-FF)

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