L’ industria chimica italiana e il Programma “Responsible Care”

Presentato da Federchimica l’8° Rapporto R.C. sull’industria chimica italiana nel 2001

Nei giorni scorsi è stato presentato dalla Federchimica ( l’ associazione dei datori di lavoro che riunisce le industrie chimiche italiane ), l’ 8° Rapporto Responsible Care riguardante i risultati conseguiti nel 2001 dalle 166 imprese che aderiscono al Programma R.C.. Queste imprese, con 650 unità produttive e con un fatturato di 28,0 miliardi di €, pari al 42,2% del fatturato aggregato dell’ industria chimica in Italia, danno occupazione a 65.635 dipendenti. Il Programma ” Responsible Care”, secondo Federchimica,si è confermato anche per il 2001, ” come strumento di eccellenza per realizzare lo sviluppo sostenibile, nell’ Industria Chimica,attraverso la tutela della sicurezza e della salute dei dipendenti e la protezione dell’ ambiente. Infatti – si legge nel rapporto di cui riportiamo la sintesi nel link – gli indicatori di performance delle imprese aderenti a Responsible Care sono migliorati, nel 2001,rispetto al 2000, in assoluto e tendenzialmente, anche a fronte di un incremento dell’ Indice dell’ Attività Produttiva”. I dati del Rapporto registrano, inoltre, un miglioramento dell’ indice di gravità degli incidenti sul lavoro, scesi da 25 a 11,2 per ogni milione di ore lavorate: in 12 anni gli infortuni si sono dimezzati. Le imprese chimiche aderenti al Programma R.C. nel 2001 registrano un aumento dell’ attività produttiva pari allo 0,5 rispetto al 2000. Per quanto riguarda la Protezione dell’ ambiente vengono forniti i seguenti dati: 1-nelle acque, la quantità di COD emessa ( 23.205 t.) è scesa del 10, 1% rispetto all’anno precedente; la quantità emessa di azoto (2.110 t.) è aumentata di appena l’ 1,9% rispetto al 2000, ma il valore tendenziale è ancora in calo. Dal 1989 ad oggi, l’ emissione di metalli pesanti nelle acque è calata di oltre il 56% e l’ emissione di anidride solforosa nell’ aria è scesa del 93,6%. Migliorata anche La gestione dei rifiuti: nel 2001 ne sono state prodotte oltre 810mila tonnellate, con una riduzione del 18,3% sul 2000.

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