La Carta europea dei ricercatori

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 75/67 del 22 marzo 2005 è pubblicata la Raccomandazione della Commissione dell’11 marzo 2005 riguardante la Carta europea dei ricercatori e un codice di condotta per l’assunzione dei ricercatori.

Con questa Raccomandazione, la Commissione europea prende in esame il rischio di una carenza di ricercatori, soprattutto in alcune discipline fondamentali, che mette a repentaglio la forza innovatrice dell’Unione europea, il patrimonio di conoscenze e la crescita di produttività nel futuro prossimo e potrebbe impedire di conseguire gli obiettivi di Lisbona e Barcellona. Pertanto, l’Europa deve rafforzare significativamente la propria capacità di attrarre i ricercatori e potenziare la partecipazione delle donne ricercatrici favorendo la creazione di condizioni necessarie per carriere più sostenibili e interessanti per loro nel settore R&S.
Partendo da tali obiettivi, già nella risoluzione del 10 novembre 2003, il Consiglio dell’Unione europea ha affrontato alcune problematiche legate alla professione e alla carriera dei ricercatori nello Spazio europeo della ricerca, accogliendo con particolare favore l’intenzione della Commissione per l’elaborazione di una Carta europea dei ricercatori e di un codice di condotta per l’assunzione dei ricercatori che viene recepita e adottata con la Raccomandazione della Commissione dell’11 marzo 2005, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 75/67 del 22 marzo 2005. L’obiettivo politico principale di tale Raccomandazione è dunque quello di contribuire allo sviluppo di un mercato europeo del lavoro attrattivo, aperto e sostenibile per i ricercatori, in cui le condizioni di base consentano di assumere e trattenere ricercatori di elevata qualità in ambienti veramente favorevoli alle prestazioni e alla produttività.
La Raccomandazione – che è concepita anche come strumento per incoraggiare il dialogo sociale e il dialogo tra ricercatori, referenti interessati e società in senso lato – invita gli Stati membri ad istituire le necessarie strutture di controllo per riesaminare periodicamente e per valutare in che misura datori di lavoro, finanziatori e ricercatori hanno applicato la Carta europea dei ricercatori e il codice di condotta per l’assunzione dei ricercatori, il cui testo integrale è riportato in allegato alla raccomandazione stessa.
Nella Sezione I della Carta viene sottolineato che “La carta europea dei ricercatori è un insieme di principi generali e requisiti che specificano il ruolo, le responsabilità e i diritti dei ricercatori e delle persone che assumono e/o finanziano i ricercatori. Scopo di tale Carta è garantire che la natura dei rapporti tra ricercatori e datori di lavoro o finanziatori favorisca esiti positivi per quanto riguarda la produzione, il trasferimento, la condivisione e la diffusione delle conoscenze e dello sviluppo tecnologico, e sia propizia allo sviluppo professionale dei ricercatori. La Carta riconosce inoltre il valore di tutte le forme di mobilità come strumento per migliorare lo sviluppo professionale dei ricercatori “. Infine, l’allegato riporta anche i principi generali e i requisiti applicabili ai ricercatori, quali la libertà di ricerca, i principi etici, le responsabilità professionali, il comportamento professionale, gli obblighi contrattuali e legali, ecc.

Fonte: Eur-Lex

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