La Commissione europea intende potenziare il mercato unico dei servizi.

Pur rappresentando attualmente due terzi del PIL e dei posti di lavoro dell’UE, i servizi rappresentano solo circa un quinto degli scambi totali all’interno dell’UE. Attualmente solo circa l’8% delle PMI europee operano in altri Stati membri. Per liberare il potenziale del mercato unico dei servizi entro il 2012, la Commissione europea ha adottato il 27 gennaio 2011 una serie di azioni mirate per affrontare i problemi restanti.

Ad un anno dalla scadenza del termine per l’attuazione la Commissione europea e gli Stati membri hanno completato una valutazione delle modalità di applicazione pratica della direttiva. I risultati di questo esercizio di “reciproca valutazione” dimostrano che, nonostante i notevoli passi compiuti, il mercato unico dei servizi non è ancora sfruttato appieno.

“Nell’attuale periodo di crisi dobbiamo liberare l’ulteriore potenziale di crescita esistente in un mercato unico dei servizi integrato, in modo da aiutare le imprese a crescere, ad innovare e a creare più posti di lavoro e al fine di offrire servizi migliori e più competitivi sia ai consumatori che alle imprese dell’UE”, è quanto dichiarato da Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno e i servizi.

(LG-FF)

Approfondimenti

Precedente

Prossimo