La Commissione europea lancia il Libro verde sulla coesione territoriale.

Nei giorni scorsi la Commissione europea ha lanciato il Libro verde sulla coesione territoriale, segnando l’inizio di una più ampia consultazione con le autorità regionali e locali, le associazioni non governative, la società civile e altre organizzazioni, al fine di ottenere una migliore e più condivisa consapevolezza sulla coesione territoriale e sulle sue implicazioni per il futuro della politica regionale dell’Unione europea.

Il Presidente della Commissione Josè Manuel Barroso e la Commissaria per la Politica regionale Canuta Huber, insieme al Ministro francese dell’Agricoltura e della Pesca Michel Barnier in rappresentanza della Presidenza dell’UE, e al Presidente del Comitato delle Regioni Luc Van den Brande, hanno tenuto un primo dibattito sulle questioni sollevate nel Libro verde e alla cerimonia augurale degli Open Days 2008 del 6 ottobre, realizzata a Bruxelles nella settimana europea delle Regioni e delle Città.

La Commissione ha pubblicato il Libro Verde dietro richiesta da parte degli Stati membri e del Parlamento europeo.

Tre sono i concetti principali sui quali nasce il Libro Verde:
-superare le diversità d’identità: un miglior coordinamento può fare in modo che le città e le regioni limitrofe uniscano le loro forze per realizzare un’Europa dove il risultato sia maggiore delle parti sommate.
-superare le distanze: l’accesso a servizi pubblici, trasporti efficienti, reti di distribuzione dell’energia e Internet su banda larga è disponibile in modo non uniforme in tutta l’Unione. Nelle zone rurali, in media il 40% della popolazione vive a una distanza di oltre 30 minuti di macchina da un ospedale; nel 2007 l’accesso delle famiglie a Internet su banda larga era in medio inferiore di 16 punti percentuali rispetto alle zone urbane.
-superare le frontiere amministrative: i problemi ambientali non tengono conto delle frontiere e occorre una maggiore cooperazione in materia. La politica di coesione promuove la cooperazione attraverso i programmi INTERREG, ma il libro verde mette in evidenza che occorre fare ancora molto, soprattutto nelle regioni con caratteristiche geografiche specifiche, come ad esempio le zone montane o le regioni insulari.

La Commissaria Huber ha dichiarato: “Sono convinta che la coesione territoriale può aiutarci a incrementare la competitività delle nostre regioni, il benessere dei nostri cittadini, ovunque vivano, e la qualità del nostro ambiente. Dipenderà dalla nostra capacità di fare della diversità territoriale un punto di forza, attraverso una politica flessibile e differenziata che porti a risultati durevoli. La coesione territoriale si gioca nell’adattamento alle realtà e alle sfide attuali. E’un modello europeo per l’occupazione e crescita”.

(LG-FF)

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