Secondo un Comunicato di Rapid, il servizio stampa e comunicazione della Commissione europea, il 22 settembre 2004 la Commissione stessa ha approvato una proposta per aggiornare alcuni importanti aspetti della direttiva sullorario di lavoro (Direttiva 2003/88/CE).
Su tale proposta di cui riportiamo il Comunicato di Rapid, l ufficio stampa e comunicazione della Commissione,il Commissario per l occupazione e gli affari sociali, Stavros Dimas, ha affermato che la proposta affronta i difetti dellattuale sistema,emersi nel corso della sua attuazione.Si tratta di un insieme equilibrato di misure a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che introduce maggior flessibilità mantiene la competitività.
La proposta della Commissione, approvata il 22 settembre 2004, intende, infatti, aggiornare alcuni importanti aspetti della direttiva 2003/88/CE sull orario di lavoro grazie ad una serie di provvedimenti equilibrati e interdipendenti che mantenendo gli obiettivi principali cometa tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, li coniugano alle esigenze della moderna economia europea. La dissociazione individuale dalla settimana di 48 ore resta possibile,ma, per evitare abusi, va soggetta a condizioni più rigide. Gli Stati membri hanno ora la possibilità di estendere, da 4 a 12 mesi, il periodo di riferimento per calcolare la settimana lavorativa massima di 48 ore. I periodi di permanenza a disposizione,non lavorati, non saranno più contati come orario di lavoro e il riposo compensativo sarà effettuato nellarco di 72 ore.
La proposta della Commissione, approvata il 22 settembre 2004, intende, infatti, aggiornare alcuni importanti aspetti della direttiva 2003/88/CE sull orario di lavoro grazie ad una serie di provvedimenti equilibrati e interdipendenti che mantenendo gli obiettivi principali cometa tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, li coniugano alle esigenze della moderna economia europea. La dissociazione individuale dalla settimana di 48 ore resta possibile,ma, per evitare abusi, va soggetta a condizioni più rigide. Gli Stati membri hanno ora la possibilità di estendere, da 4 a 12 mesi, il periodo di riferimento per calcolare la settimana lavorativa massima di 48 ore. I periodi di permanenza a disposizione,non lavorati, non saranno più contati come orario di lavoro e il riposo compensativo sarà effettuato nellarco di 72 ore.
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