Questa è la tesi scrive ancora Battistotti sviluppata dallo studioso britannico Ala n Milward nel supo saggio The European rescue of the Nation State che unaltro studioso britannico, Perry Anderson, riprende nel suo recente saggio sullEuropa, The new old world.
Secondo la visione dei padri fondatori, il trasferimento di alcune competenze tecniche ad unautorità sopranazionale doveva permettere ai nuovi go vermi democratici di concentrarsi nel consolidamento della loro autorità indebolita a causa delle devastazioni della guerra. Il nuovo ordine europeo non doveva toccare la vera sovranità degli Stati, ma facilitare quella ripresa economica che sola avrebbe ridato alle popolazioni fiducia nelle autorità nazionali.
La costruzione europea sarebbe venuta dopo, indotta dalle sempre più strette relazioni fra i popoli del nostro continente, non pilotata dallalto. Gli ideatori dellEuropa moderna seppero in questo interpretare pienamente il sentire dei loro contemporanei, che se da un lato già percepivano le contraddizioni degli Stati nazionali, dallaltro ancora non vedevano una via alternativa da percorrere.
(LG-FF)