Recepita in lingua italiana dalla Commissione Sicurezza la norma UNI EN ISO 20430:2020 “Macchine per materie plastiche e gomma – Macchine per stampaggio a iniezione – Requisiti di sicurezza”.
La lavorazione delle materie plastiche è un’attività che richiede professionalità e alta tecnologia per garantire una totale sicurezza, ecco perché è importante che la normazione funga da supporto per l’intero settore. A questo proposito la Commissione Sicurezza si è occupata di recente di recepire anche in lingua italiana la norma UNI EN ISO 20430:2020 “Macchine per materie plastiche e gomma – Macchine per stampaggio a iniezione – Requisiti di sicurezza”.
Questo documento specifica i requisiti essenziali di sicurezza per la progettazione e costruzione di macchine per stampaggio a iniezione per la lavorazione delle materie plastiche e/o della gomma e fornisce informazioni per il loro utilizzo in sicurezza. La norma tratta tutti i pericoli significativi, le situazioni pericolose e gli eventi relativi alle macchine per stampaggio a iniezione, quando esse sono utilizzate come previsto e nelle condizioni di utilizzo improprio ragionevolmente prevedibili dal fabbricante durante il ciclo di vita del macchinario.
Non rientrano nel documento macchine:
– su cui il gruppo di serraggio può essere azionato solo dalla forza fisica dell’operatore;
– per le quali il martinetto idraulico può essere azionato solo manualmente;
– per lo stampaggio a iniezione e soffiaggio;
– per lo stampaggio a iniezione e reazione;
– per lo stampaggio a compressione e macchine per lo stampaggio di trasferimento;
– per lo stampaggio diretto su suola, macchine per lo stampaggio di suole e componenti per calzature, macchine per lo stampaggio completo di scarpe e stivali;
– per la progettazione di un impianto di scarico;
– per la progettazione e costruzione dello stampo.
La norma è rilevante, in particolare, per dei gruppi di stakeholder che rappresentano gli operatori del mercato in relazione alla sicurezza delle macchine quali i costruttori di macchine (piccole, medie e grandi imprese) e gli organismi di salute e sicurezza (enti regolatori, organizzazioni di prevenzione degli infortuni, sorveglianza del mercato, ecc.). Altri possono essere coinvolti dal livello di sicurezza del macchinario raggiunto per mezzo del documento da altri gruppi di stakeholder come ad esempio i distributori di macchine, rivenditori, ricostruttori e integratori; gli utenti delle macchine/datori di lavoro (piccole, medie e grandi imprese); gli utenti delle macchine/dipendenti (ad esempio, sindacati, organizzazioni per le persone aventi bisogni particolari); i fornitori di servizi, ad esempio per la manutenzione (piccole, medie e grandi imprese).
Fonte: UNI