La proposta sindacale sui nuovi contratti.

Nella riunione congiunta del 7 maggio 2008 le segreterie nazionali di CGIL – CISL e UIL hanno redatto la bozza delle Linee di riforma della struttura della contrattazione di cui riportiamo il testo nel link.

Riduzione dei contratti, ma anche introduzione di accordi triennali, nuovo concetto di rappresentanza, doppio livello di contrattazione più forte. Si tratta della nuova filosofia della contrattazione proposta da Cgil, Cisl e Uil che hanno trovato il 7 maggio scorso l’ accordo sulla nuova piattaforma che dovrebbe rivoluzionari i rinnovi contrattuali.

I sindacati propongono un nuovo modello basato su due livelli contrattuali, tra loro complementari, con il contratto nazionale che affida competenze al secondo livello anche per “migliorare spazi di manovra salariale della contrattazione aziendale o territoriale”. I contratti saranno triennali prevedendo penalizzazioni in caso di ritardi nei rinnovi alla scadenza, con regole valide sia per il comparto pubblico che per quello privato.

Soprattutto i nuovi contratti tenteranno di agganciare i redditi ad un andamento più “realistico” dell’ inflazione, con una modifica degli indici di riferimento del costo della vita. La proposta ha provocato polemiche nella Fiom.

(LG-FF)

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