La Risoluzione contro la pena di morte del Parlamento europeo

Il 27 settembre scorso il Parlamento europeo ha adottato, nel corso della sessione plenaria tenutasi a Strasburgo, una risoluzione con la quale esorta i Paesi membri dell’Unione europea a presentare un testo sulla moratoria in materia di pena di morte all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite da adottare entro l’anno.

La risoluzione è stata adottata con 504 voti favorevoli, 45 contrari e 14 astensioni e con il sostegno dei gruppi PPE/DE, ALDE, Verdi/ALE, GUE/NGL e a titolo personale da Roberta Angelilli (UEN,IT). Il Parlamento europeo ricorda che l’adozione di una moratoria universale sulla pena di morte costituisce un passo cruciale verso l’abolizione della pena di morte. Malgrado il fatto che la Presidenza dell’Unione europea abbia ricevuto il mandato dal Consiglio per elaborare e presentare, in cooperazione con l’Italia, il testo su una moratoria internazionale in materia di pena di morte da trasmettere alle Nazioni Unite, nessun testo è stato presentato finora. Bisogna incoraggiare, sottolinea il Parlamento europeo, quei paesi che non lo hanno ancora fatto a firmare e ratificare il Secondo protocollo opzionale al Patto Internazionale sui diritti civili e politici nonché il Protocollo n. 13 alla Convenzione europea sui diritti dell’uomo. Il Parlamento di Strasburgo ribadisce, inoltre, il proprio sostegno alla dichiarazione, in collaborazione con il Consiglio d’Europa, del 10 ottobre di ogni anno come “Giornata europea contro la pena di morte”, iniziativa che è stata sospesa in seguito al rifiuto della Polonia di partecipare

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