Dopo aver spiegato cosa si intende per incidente rilevante e quali sono le tipologie di stabilimenti a rischio, la scheda prende in esame la normativa che, a partire dall’incidente all’ICMESA di Seveso che nel 1976 provocò l’emissione di diossina in atmosfera, ha via via accompagnato e regolato le azioni in materia di sicurezza. Uno spazio di rilievo viene assegnato alla tutela e coinvolgimento della popolazione, che deve essere adeguatamente informata, tra l’altro, anche sulle misure da attuare in caso di emergenza.
Ancora, nella scheda si spiega in cosa consistono le verifiche ispettive svolte annualmente da ARPAT su disposizione della Regione Toscana, quali sono i contenuti del Sistema di gestione della sicurezza (costituito da un documento di politica per la prevenzione degli incidenti rilevanti, un programma per la sua attuazione e le procedure necessarie a garantire la conduzione in sicurezza degli stabilimenti) e quali sono i principali obblighi dei gestori.
La parte finale è dedicata alla descrizione dei compiti che spettano al Ministero dell’Ambiente, alla Regione, al Comune e al Comitato tecnico regionale, presieduto dal direttore regionale dei Vigili del Fuoco, nonché al ruolo svolto da ARPAT.