Lavoro intermittente: i chiarimenti del Ministero del lavoro

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 33 del 10 febbraio 2005 è pubblicata la Circolare 3 febbraio 2005, n. 4 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali contenente “ Chiarimenti e indicazioni operative su Lavoro intermittente, articoli 33 e seguenti del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276.

In attuazione della cosiddetta “ Legge Biagi”, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali fornisce nuovi chiarimenti su alcuni istituti introdotti dalla riforma del mercato del lavoro. Infatti, la Circolare 3 febbraio 2005, n. 4 – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 33 del 10 febbraio 2005 – fornisce alcune indicazioni operative sulla nuova tipologia di contratto denominato – in ragione della intermittenza o discontinuità della prestazione lavorativa – “ lavoro intermittente “. Questa tipologia contrattuale si presenta, spiega la Circolare ministeriale, in una duplice versione, con o senza l’ obbligo di corrispondere un’ indennità di disponibilità, a seconda della scelta del lavoratore di vincolarsi o meno all’ obbligo di rispondere alla chiamata del datore di lavoro. In sostanza, spiega la Circolare nelle premesse, la finalità della nuova tipologia contrattuale è quella di dare adeguata copertura giuridica a quelle prestazioni di lavoro discontinue e intermittenti, anche al fine di regolarizzare prassi esistenti e quantitativamente rilevanti di lavoro non dichiarato o comunque non regolare.

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