Le 10 linee ferroviarie peggiori d’Italia.
Legambiente: “Pendolari abbandonati”Dal 2010 al 2012 la media delle risorse per le stazioni è diminuita del 22% rispetto al 2007-2009, l’ultimo anno in cui sono stati destinati fondi sufficienti a garantire un servizio decoroso. Riparte ‘Pendolaria’: l’associazione annuncia una giornata di mobilitazione il 18 dicembre per chiedere servizi miglioriLo leggo dopo
La vita dei pendolari si fa sempre più incerta. Quest’anno, infatti, dopo i tagli del servizio e gli aumenti del prezzo dei biglietti in diverse regioni, i disagi per i fruitori del trasporto pubblico su ferro sono aumentati. “Quella dei treni per i pendolari è una vera e propria emergenza nazionale – ha spiegato il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini – di cui nessuno sembra intenzionato a occuparsi. Negli ultimi anni il servizio in larga parte delle Regioni è andato peggiorando: treni sempre più affollati, in ritardo e con le solite vecchie carrozze.
Sono alcuni dei dati anticipati da Legambiente contenuti nel rapporto ‘Pendolaria’ che sarà presentato il 18 dicembre.
Nella classifica delle tratte peggiori d’Italia c’è:
– Circumvesuviana: frequentata da 105 mila pendolari ogni giorno, ha visto una riduzione del 40 per cento delle corse nella scorsa primavera e continui disagi durante tutto il 2012.
– Roma-Viterbo: sia che si scelga la linea Atac Roma Nord (75 mila pendolari ogni giorno), sia che si prenda la ferrovia regionale Fr3 di Trenitalia.
– Pinerolo-Torre Pellice
– Padova-Venezia Mestre dov’è impossibile trovare un posto nell’orario di punta sui treni tra Padova e Mestre, la tratta più affollata del Veneto.
– Genova Voltri-Genova Nervi utilizzata da almeno 25 mila viaggiatori al giorno.
– Palermo-Messina, che resta una delle tratte più lente d’Italia con il record di 4 ore per 225 chilometri.
– Viareggio-Firenze dove saranno chiuse 7 stazioni.
– Stradella-Milano
– Bologna-Ravenna
– Potenza-Salerno.
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