Le allergie ai prodotti in lattice naturale

L’ Istituto svizzero di assicurazione contro gli infortuni-Medicina del lavoro (SUVA) propone una sintesi dei rischi e delle fondamentali misure di protezione alle allergie da lattice.

Nella scheda illustrata che riportiamo nel link, l’ Istituto svizzero di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro-Medicina del lavoro (SUVA) propone una sintesi dei rischi e delle fondamentali misure protettive nell’ ambiente lavorativo per prevenire le allergie dovute ai prodotti in lattice. Il lattice è una materia base dei prodotti in gomma naturale e viene estratto dal lattice dell’ albero tropicale del caucciù, hevea brasiliensis. Questo liquido lattiginoso – come ci spiegano gli autori della scheda, medici del lavoro di Lucerna – contiene essenzialmente poliisopropene e acqua. La sostanza base non comporta di per sé alcun problema di salute. Nel lattice è stato tuttavia possibile identificare numerose proteine quali allergeni. Di alcune si conoscono la struttura e la sequenza degli amminoacidi. Il numero elevato dei diversi allergeni del lattice rende difficile la produzione di un estratto affidabile per la diagnostica ed efficace per l’ immunoterapia ( desensibilizzazione).Le allergie ai prodotti in lattice naturale, comunque, negli ultimi anni sono considerevolmente aumentate, soprattutto nel settore della sanità.Tuttavia sono state osservate allergie al lattice anche al di fuori dell’ ambito sanitario, come nell’ industria della gomma, nei laboratori, tra i parrucchieri o nel personale di pulizia. Infatti, il può essere contenuto in scarpe, pneumatici, tappetini, calze elastiche, cavi elettrici, cuffie da bagno, elastici in indumenti, gommature adesive 8 francobolli, buste), gomme per cancellare, guanti domestici, guanti di protezione e in molti altri articoli. In tutte le istituzioni dell’ ambito sanitario – si legge nella scheda della SUVA -e in altri settori in cui vi sono contatti con il lattice si devono perciò pianificare e porre in atto misure protettive per prevenire l’ allergia, come, ad esempio, – stabilire nell’ ambito sanitario e anche in altri settori il tipo di guanti da usare, in collaborazione con il medico del personale, il responsabile della sicurezza e gli addetti all’ igiene ospedaliera; – non usare per principio guanti di lattice con ” talco” ricchi di allergeni e, se possibile,usare guanti senza lattice; – per lavori non sterili usare guanti monouso in cloruro di vinile, nitrile o copolimero o guanti sterili esenti da lattice, per esempio in neoprene, policloroprene o copolimeri.

Approfondimenti

Precedente

Prossimo