Le aziende devono favorire gli studenti lavoratori

Con la Sentenza n. 20658/2005 della Sezione Lavoro della Corte Suprema di Cassazione viene stabilito che i datori di lavoro non devono ostacolare, ma anzi devono agevolare gli studenti – lavoratori.

Lo ha stabilito la Sezione Lavoro della Corte di Cassazione accogliendo il ricorso di un giovane dipendente dell’ENEL che aveva chiesto, senza ottenerli, alcuni permessi retribuiti per sostenere gli esami di un corso di studio indetto dalla Facoltà di Ingegneria per conseguire il diploma in esperto di tutela ambientale. La Cassazione ha ricordato in proposito che è allo stesso Statuto dei Lavoratori a prevedere che che i lavoratori studenti , iscritti e frequentanti corsi regolari di studio hanno diritto a turni di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi e la preparazione agli esami e non sono obbligati a prestazioni di lavoro straordinario o durante i riposi settimanali, specificando che coloro che devono sostenere prove di esame hanno diritto a fruire di permessi giornalieri retribuiti. La Suprema Corte ha infatti ricordato che il diritto allo studio è riconosciuto e garantito dall’art. 34 della Costituzione e che l’art. 10 dello Statuto dei Lavoratori ne costituisce la concreta estrinsecazione nel campo del lavoro, traducendosi nell’incoraggiamento, mediante il riconoscimento della peculiare posizione del dipendente che frequenti corsi di istruzione, di quanti, , pur esplicando le proprie energie alle dipendenze di terzi, intendano destinare quelle residue all’arricchimento professionale o in genere culturale della propria persona, i cui effetti si riverberano positivamente sulla collettività.

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