Le Emozioni nella Formazione alla sicurezza: Un contributo di Renata Borgato

Pubblichiamo un innovativo contributo di Renata Borgato che illustra, anche attraverso esempi concreti oltre che in termini concettuali, come nel settore della prevenzione infortuni e malattie professionali la formazione possa esplicare un importante ruolo nell’incidere sull’adeguatezza delle emozioni (quali ad es. la paura, la rabbia etc..), contribuendo ad educare le persone all’autoconsapevolezza emozionale

LE EMOZIONI NELLA FORMAZIONE ALLA SICUREZZA. Di Renata Borgato.

“Un’emozione è un insieme complesso di risposte automatiche, chimiche e neurali, prodotte da un cervello “normale” quando esso rileva uno stimolo emozionalmente adeguato, ossia l’oggetto o l’evento la cui presenza, reale o evocata dalla mente, scatena l’emozione.
Esse sono costruite a partire da semplici reazioni che promuovono la sopravvivenza di un organismo e che pertanto si conservano nell’evoluzione. Probabilmente queste reazioni furono conservate dall’evoluzione perché contribuivano automaticamente alla sopravvivenza e non a caso quelle considerate primarie o fondamentali sono più o meno riconoscibili negli individui di tutte le culture. Probabilmente, se rimangono parte integrante dell’esistenza quotidiana, nell’uomo come in altre specie animali, la loro funzione è ancora essenziale.
Il cervello è predisposto dall’evoluzione a rispondere a determinati stimoli, emozionalmente adeguati, con specifici repertori di azioni. Il risultato immediato di tali risposte è una temporanea modificazione nello stato del corpo, come pure delle strutture cerebrali che formano le masse corporee e costituiscono le basi del pensiero.
Esse mirano a regolare i processi vitali o in modo diretto – evitando i pericoli o aiutando l’organismo a trarre vantaggio da un’opportunità – o in modo indiretto, facilitando le relazioni sociali.
L’elenco degli stimoli non è però limitato a quelli prescritti dall’evoluzione, ma ne comprende molti altri, appresi nell’arco di un’intera vita di esperienze.
Le emozioni offrono al cervello e alla mente un mezzo naturale per valutare l’ambiente all’interno e all’esterno dell’organismo e per reagire in modo adattivo.
Se ci limitiamo a vedere le emozioni in quest’ottica, la formazione non ha spazi d’intervento.
Non è così: l’apparato delle emozioni valuta infatti in modo spontaneo e l’apparato della mente cosciente co-valuta ponderatamente. Anche tenendo conto solo di ciò, la formazione può assumere la funzione di interporre una tappa valutativa non automatica fra oggetti causativi e risposte emozionali….”

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