UNI, continuano i lavori della norma ISO 45001 sulla salute e sicurezza dei lavoratori

Associazione Ambiente e Lavoro è presente nel gruppo di lavoro nazionale UNI che sta contribuendo alla elaborazione di questa norma.

La ISO 45001, che stabilisce i requisiti dei sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro, ha raggiunto ora lo stadio di Committe Draft, cioè di prima bozza elaborata dall’ISO/PC 283 (“Occupational health and safety management systems”).
Questo documento, ispirato al ben noto standard OHSAS 18001, ha come obbiettivo di aiutare le organizzazioni a garantire la salute e la sicurezza delle persone che lavorano per loro.

David Smith, presidente del comitato che ha elaborato il testo ora in versione Committee Draft, ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto sinora.
Ma quali sono le più significative differenze tra lo standard OHSAS 18001 e la nuova norma ISO 45001?
“Ovviamente lo scopo del documento rimane lo stesso” – dichiara Smith – “e chi ha familiarità con l’OHSAS 18001 riconoscerà nell’attuale ISO/CD molti dei temi in essa trattati. Tuttavia ci sono alcuni sviluppi interessanti legati alle nuove regole che supportano lo sviluppo delle norme internazionali sui sistemi di gestione (si veda a questo proposito l’allegato SL delle Direttive ISO). Ad esempio, nella norma c’è un focus maggiore sul contesto in cui l’organizzazione opera, così come un ruolo maggiore assegnato al top management”.

Dal 1999 l’OHSAS 18001 è stato uno standard ampiamente adottato e si può dire che abbia avuto un certo successo. Naturale chiedersi perché allora sviluppare una norma ISO su questo stesso argomento.
“Ci sono molte ragioni”, chiarisce Smith. “In primo luogo molte organizzazioni usano già comunemente le norme ISO sui sistemi di gestione, quindi uno strumento analogo per la salute e la sicurezza sul lavoro può essere molto più facilmente integrato nei processi gestionali. A questo proposito ci siamo particolarmente concentrati su una più facile integrazione con la ISO 14001 (la norma di riferimento sui sistemi di gestione ambientale, n.d.r.), visto che molte organizzazioni, specie quelle di piccole dimensioni, hanno una persona che segue sia gli aspetti della sicurezza che quelli ambientali perché comunemente considerati argomenti collegati. Ma oltre a questo la nostra speranza è che il nome dell’ISO, l’apprezzamento e il riconoscimento che questa organizzazione riscuote nel mondo, porti un valore aggiunto di fiducia e credibilità al documento e porti quindi a una sua più ampia diffusione.
Tuttavia uno degli aspetti più sorprendenti riguardo questo progetto è stato il coinvolgimento così ampio di organizzazioni e di Paesi. Io avevo partecipato, più di venti anni fa, alle riunioni per l’elaborazione della OHSAS 18001 e devo dire che è stato veramente eccitante per me vedere il numero complessivo dei Paesi attivamente coinvolti nella elaborazione della ISO 45001. Hanno partecipato Paesi di tutto il mondo: dall’Europa all’America, ma anche dall’Africa, dall’Asia e dal Sudamerica. Tutti hanno dato il loro apporto per creare uno strumento che fosse valido per tutti. Abbiamo poi potuto contare sul forte coinvolgimento dell’ILO (l’Organizzazione Internazionale del Lavoro) che ha portato sul tavolo dei lavori la sua esperienza e la sua competenza”.

Quello della salute e della sicurezza dei lavoratori non può che essere uno dei temi centrali e più scottanti di ogni società. E la futura norma ISO 45001 promette di portare concreti benefici a chi ne farà uso.

L’Italia partecipa attivamente ai lavori con una delegazione composta da un rappresentante INAIL, il dott. Antonio Terracina, e uno della FCA l’ing. Simone Cencetti. Associazione Ambiente e Lavoro è presente nel gruppo di lavoro nazionale UNI che sta contribuendo alla elaborazione di questa norma.

Fonte: UNI

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