Le malattie professionali nel settore del trasporto su strada, i dati del sistema Malprof

La scheda INAIL “Le malattie professionali nel settore del trasporto su strada” esamina i dati del sistema Malprof e approfondisce le tecnopatie nel settore trasporti su strada determinate principalmente da: posture fisse prolungate, vibrazioni, movimentazione manuale dei carichi, condizioni climatiche avverse, esposizione ad agenti chimici aerodispersi. L’analisi dei dati presentati fornisce elementi utili ai fini della programmazione di attività di prevenzione mirate nel settore.

 

La scheda “Le malattie professionali nel settore del trasporto su strada”, utilizzando i dati del sistema Malprof, approfondisce la tematica delle tecnopatie nel settore trasporti su strada. Oltre ai rischi di incidente stradale analizza anche quelli per la salute quali: posture fisse e prolungate, vibrazioni trasmesse al corpo intero, movimentazione manuale dei carichi, condizioni climatiche avverse, esposizione ad agenti chimici aerodispersi. Fattori di fragilità individuale, stili di vita e percezione del rischio da parte dei lavoratori possono incidere sul rischio tanto di infortuni quanto di malattie.

Secondo i dati Eurostat relativi all’anno 2018, il settore dei servizi di trasporto di persone e merci e correlate attività di stoccaggio (compresi i servizi postali e attività di corriere) nell’UE-27 ha impiegato circa 10,3 milioni di persone, vale a dire il 5,3% del totale dei lavoratori; di questi circa il 52% lavora nei trasporti stradali, ferroviari e per condotte (modalità, quest’ultima, che interessa ad esempio il trasporto di gas).
In Italia il trasporto su strada resta la modalità di trasporto prevalente (oltre l’80% delle merci italiane viaggia su gomma); per quanto riguarda il trasporto di persone, nel 2020, il traffico totale interno dei passeggeri in Italia è stato pari a 614,6 miliardi di passeggeri per chilometro; rispetto al 2019 è diminuita la quota dei trasporti collettivi urbani ed extraurbani che sono passati dall’11,5% al 10,1% a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da SARS-CoV2.

Nella pubblicazione sono integrati i dati sulle malattie professionali derivanti dagli archivi assicurativi dell’INAIL e quelli del sistema di sorveglianza Malprof, alimentato dai Servizi per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro del sistema pubblico italiano; tale complesso di informazioni è stato analizzato in ragione dei parametri comparto/settore, mansione e agente, anche sulla base dei valori del proportional reporting ratio (PRR).

Qualsiasi valutazione del rischio di malattie professionali per i lavoratori del trasporto su strada deve tener conto del fatto particolare che la loro attività non si svolge in un luogo fisso ma in luoghi continuamente variabili, su mezzi con tipologie costruttive, condizioni manutentive e carichi trasportati diversi, con orari di lavoro differenziati, così come del fatto che la guida spesso si alterna ad altre attività come le operazioni di carico e scarico.
L’obesità, eventualmente associata all’abuso di tabacco, alcoolici ed altre sostanze psicotrope, contribuisce alla comparsa di apnee notturne che, impedendo di riposare adeguatamente, determinano sonnolenza diurna con riduzione della capacità attentiva e possibili “colpi di sonno”.

LE MALATTIE PROFESSIONALI NEL SETTORE DEL TRASPORTO SU STRADA
INTRODUZIONE
CONTESTO
ASSOCIAZIONE TRA COMPARTO E MALATTIE
ANALISI DEI DATI E CONCLUSIONI

Fonte: INAIL

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