Le previsioni economiche d’ autunno della Commissione europea

Il documento diffuso il 15 novembre 2002 dal Servizio stampa e comunicazione, Rapid

Il Servizio stampa e comunicazioni, Rapid, della Commissione europea, il 15 novembre 2002 ha diffuso un documento – che riportiamo nel link – relativo alle ” Previsioni economiche d’ autunno della Commissione 2002-2004 per l’ area dell’ euro e l’ Unione europea”. Si legge in questo documento che dopo il declino dell’ attività economica nell’ ultimo trimestre dello scorso anno, nel primo trimestre di quest’ anno nell’ area dell’ euro e nell’ Unione europea si ‘ delineata una ripresa che però è successivamente non è riuscita a prendere slancio. E’ proseguita la contrattazione degli investimenti e i consumi privati sono rimasti deboli a causa dell’ aumento dell’ incertezza, impedendo alla promettente ripresa degli scambi internazionali di influire positivamente sulla domanda interna. La ripresa è molto più lenta rispetto al previsto e il tasso medio di crescita nell’ area dell’ euro è stimato attorno allo 0,8% nel 2002; nel 2003 esso dovrebbe essere pari all’ 1,8%. Si prevede che la crescita accelererà solo a partire dalla seconda metà del prossimo anno, a condizione che ritorni la fiducia, diminuiscano i prezzi del petrolio e i mercati azionari rimangano stabili. L’ aumento del tasso di disoccupazione è comunque limitato e temporaneo, ma il calo dell’ inflazione è lento. A causa del deterioramento della situazione economica e dell’ allentamento della politica di bilancio, si prevede che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche salga al 2,3% del PIL nel 2002 nell’ area dell’ euro ( e all’ 1,9 % del PIL nell’ UE) e che non vi siano molti miglioramenti nell’ anno successivo.Per quanto riguarda specificatamente l’ Italia i consumi privati sono destinati a ridursi anche nel 2002, avendo realizzato le peggiori prestazioni.Sempre per quanto riguarda l’ Italia, il debito è salito al disopra del 110% del PIL; il disavanzo effettivo al 2,4% del PIL è preoccupante, ma è previsto che diminuisca leggermente nel 2003.

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