Legambiente – Ecosistema Urbano 2008

Il 19 ottobre 2007, a Bolzano, è stato presentato il Rapporto Ecosistema urbano 2008 di Legambiente, realizzato con la collaborazione scientifica dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia ed editoriale de Il Sole 24 ore. Nell’Italia dei capoluoghi è stasi: smog, rifiuti, trasporto pubblico, congestione spesso a livelli demenziali – Belluno, Bergamo e Mantova le migliori, Ragusa, Benevento ed Frosinone le più insostenibili.

Nella presentazione di Ecosistema Urbano 2008 di Legambiente, si legge che la città più sostenibile d’Italia si chiama Belnomi. Non c’è però potrebbe esserci. Basterebbe mettere insieme le migliori performance che già oggi si registrano qua e là in alcune realtà urbane. Perché tra le politiche per la sostenibilità delle città italiane, qualche ottimo risultato si trova: l’estensione delle zone a traffico limitato di Bergamo ( più di 40 metri quadrati per abitante), il verde urbano di Lucca ( 45 mq a testa), la gestione dei rifiuti a Novara ( che ricicla il 66,9% della spazzatura), l’offerta di trasporto pubblico a Milano, il basso inquinamento atmosferico di Isernia. Ecco dunque Belnomi, un luogo non da libro dei sogni, ma ancora irrealizzato nella sua interezza. Cercare, invece, la città italiana più sostenibile – uno dei compiti di Ecosistema Urbano 2008, l’annuale ricerca sulla qualità ambientale dei comuni capoluogo di provincia di Legambiente e dell’Istituto di Ricerche Ambiente, realizzato con la collaborazione editoriale de Il Sole 24 ore – è davvero difficile. Le politiche urbane lentamente migliorano ma non abbastanza da invertire la generale tendenza di criticità ambientale: metà dei capoluoghi di provincia italiani presenta livelli d’inquinamento allarmanti, il trasporto pubblico urbano è sottoutilizzato, la raccolta differenziata dei rifiuti solo al Nord h raggiunto standard accettabili. Qua e là ci sono sprazzi di buone politiche, ma generalmente le best pratices restano fatti isolati.
Si legge nel rapporto di Legambiente che Belluno conquista a sorpresa la vetta della graduatoria positiva, superando con buon margine Bergamo e Mantova, rispettivamente seconda e terza. Corona così una rimonta dal tredicesimo posto dello scorso anno, dal quindicesimo di due anni fa, e addirittura dal quarantaduesimo posto nell’edizione 2005 del rapporto. Un risultato di buone performance in alcuni settori chiave ma soprattutto di una conferma di dati già positivi nel contesto di generale livellamento verso il basso del Paese. Belluno, infatti, vince senza primeggiare in nessuno degli indicatori e collezionando addirittura un paio di pessimi risultati. Ma tanto le basta per arrivare sul gradino più alto del podio, Buonissime le prestazioni registrate sugli indicatori relativi ai rifiuti . Il risultato migliore è quello della raccolta differenziata che raddoppia da un anno all’altro, passando dal 27% al 55%. Scende la produzione pro capite ( dai 481 kg. Per abitante dell’anno scorso agli attuali 381) che valgono al capoluogo veneto il secondo posto nella graduatoria dietro a Isernia. Dopo Bergamo e Mantova, rispettivamente seconda e terza, si piazzano Livorno, Perugia e Siena. Il fanalino di coda è Ragusa che è preceduta nell’ordine da Oristano ( 100°), Frosinone ( 101°) e Benevento (102°).
La coda della graduatoria trova dunque quattro città di quattro differenti regioni del Paese e la novità è che non sono più solo regioni meridionali.

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