Si tratta della ricerca annuale di Legambiente realizzata sui 103 comuni capoluogo di provincia, che tramite questionario, forniscono informazioni relative alla qualità delle strutture della scuola dellobbligo.
Dal nuovo Rapporto di Legambiante Ecosistema scuola 2006(vedi link) alla cui indagine da due anni partecipano anche le Province italiane, che hanno competenza per le scuole superiori emergono, fra gli altri, due dati importanti.
Innanzitutto una situazione di stallo per quanto riguarda la qualità e la sicurezza delledilizia scolastica in Italia, governata da proroghe e riduzione continua delle risorse per gli Enti locali. Non è infatti possibile registrare significativi cambiamenti né sul piano degli interventi né su quello delle realizzazioni.
Contro i 2.964 miliardi di lire stanziati nel quinquennio precedente, complessivamente per ledilizia scolastica sono stati stanziati dal governo, in questa legislatura, poco meno di 462 milioni di euro (contro un fabbisogno stimato in 3000 milioni di euro) da cui sono stati poi decurtati quasi 13 milioni di euro. Nessun finanziamento,infine, sulla finanziaria 2006, così come nel piano finanziario programmatico 2006/2008.
Non cè da stupirsi scrivono gli autori dellindagine se gli interventi di manutenzione rimangono sempre gli stessi, nonostante, ovviamente, nel frattempo il patrimonio edilizio vada invecchiando. Qualche segnale positivo riguarda solo le certificazioni di agibilità, su cui stà crescendo la sensibilità degli Enti locali e lattenzione dei dirigenti scolastici, petr i tragici fatti che hanno colpito le scuole negli ultimi anni.
A completare il quadro, lennesima proroga della scadenza prevista dal decreto legislativo 626/94, ora rinviata al 30 giugno 2006, a cui fa da contraltare la legge di iniziativa popolare (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 15 febbraio 2006), presentata dallAssociazione nazionale Presidi e dallAssociazione dei Genitori di S.Giuliano di Puglia e dallA.Ge: (Associazione Genitori) che ha appunto come oggetto le condizioni di maggiore sicurezza della vita nelle scuole.
In stallo anche gli interventi sullamianto, dove la diminuzione delle certificazioni e laumento dei casi sospetti fa pensare ad un pericoloso calo di attenzione da parte della Pubblica Amministrazione, forse anche determinato dai minori finanziamenti disponibili per gli Enti locali.
Il risultato è che non è possibile rilevare, rispetto agli anni precedenti, alcun cambiamento significativo sullo stato di rischio in cui si trovano gli edifici scolastici.
Innanzitutto una situazione di stallo per quanto riguarda la qualità e la sicurezza delledilizia scolastica in Italia, governata da proroghe e riduzione continua delle risorse per gli Enti locali. Non è infatti possibile registrare significativi cambiamenti né sul piano degli interventi né su quello delle realizzazioni.
Contro i 2.964 miliardi di lire stanziati nel quinquennio precedente, complessivamente per ledilizia scolastica sono stati stanziati dal governo, in questa legislatura, poco meno di 462 milioni di euro (contro un fabbisogno stimato in 3000 milioni di euro) da cui sono stati poi decurtati quasi 13 milioni di euro. Nessun finanziamento,infine, sulla finanziaria 2006, così come nel piano finanziario programmatico 2006/2008.
Non cè da stupirsi scrivono gli autori dellindagine se gli interventi di manutenzione rimangono sempre gli stessi, nonostante, ovviamente, nel frattempo il patrimonio edilizio vada invecchiando. Qualche segnale positivo riguarda solo le certificazioni di agibilità, su cui stà crescendo la sensibilità degli Enti locali e lattenzione dei dirigenti scolastici, petr i tragici fatti che hanno colpito le scuole negli ultimi anni.
A completare il quadro, lennesima proroga della scadenza prevista dal decreto legislativo 626/94, ora rinviata al 30 giugno 2006, a cui fa da contraltare la legge di iniziativa popolare (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 30 del 15 febbraio 2006), presentata dallAssociazione nazionale Presidi e dallAssociazione dei Genitori di S.Giuliano di Puglia e dallA.Ge: (Associazione Genitori) che ha appunto come oggetto le condizioni di maggiore sicurezza della vita nelle scuole.
In stallo anche gli interventi sullamianto, dove la diminuzione delle certificazioni e laumento dei casi sospetti fa pensare ad un pericoloso calo di attenzione da parte della Pubblica Amministrazione, forse anche determinato dai minori finanziamenti disponibili per gli Enti locali.
Il risultato è che non è possibile rilevare, rispetto agli anni precedenti, alcun cambiamento significativo sullo stato di rischio in cui si trovano gli edifici scolastici.
Fonte: Legambiente
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