Liberalizzazione dei mercati dell’energia

La Commissione europea ha deciso di inviare,il 13 ottobre scorso, una lettera di costituzione in mora a diciotto Stati membri della Comunità che non hanno ancora comunicato le misure di recepimento delle due direttive riguardanti il mercato interno delle dell’elettricità(direttiva 2003/54/CE del 26 giugno 2003) e/o il mercato interno del gas(direttiva 2003/55/CE del 26 giugno 2003). Anche l’Italia rientra in questi 18 paesi.

Il 13 ottobre scorso, la Commissione europea ha inviato lettere di costituzione in mora a Germania, Belgio, Estonia, Finlandia, Irlanda, Italia, Lituania, Lettonia, Malta, RegnoUnito, Repubblica Ceca,Slovacchia, Svezia, Grecia, Polonia, Portogallo, Spagna e Lussemburgo, invitando questi paesi a recepire nel diritto nazionale le direttive europee sul mercato interno dell’elettricità e del gas. “Questa normativa rappresenta una tappa fondamentale per la realizzazione di un mercato dell’energia veramente concorrenziale a livello europeo, uno dei presupposti per la riuscita della strategia di Lisbona. Dal 1° luglio 2004 tutti gli utenti non domestici di gas e di elettricità sono autorizzati a scegliere liberamente i propri fornitori. La Commissione deve garantire che vengano rispettate le legittime aspirazioni che essa stessa ha creato nei mercati e nei cittadini”, ha dichiarato Lodola de Palacio, vice presidente della Commissione europea, responsabile dei trasporti e dell’energia, che ha aggiunto : “Si tratta di uno strumento indispensabile per garantire una vera concorrenza nel mercato unificato su scala europea . Resta tuttavia ancora molto da fare per risolvere la questione delle posizioni dominanti, ovvero di monopolio, degli operatori storici e serviranno investimenti per garantire l’interoperabilità delle reti, l’interconnessione e capacità e infrastrutture di livello adeguato”.

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