Con la sentenza n. 24044 del 20 novembre 2007 la Suprema Corte è intervenuta facendo una nuova applicazione del principio di buona fede in materia di licenziamenti collettivi.
La Corte ha affermato che, qualora il datore di lavoro – nell’ambito dell’applicazione del criterio delle esigenze tecnico-produttive dell’azienda di cui all’art. 5 della legge n. 223 del 1991- abbia inizialmente attribuito lo stesso punteggio di professionalità a ciascun dipendente, in tal modo considerando neutro il suddetto criterio, la successiva effettuazione di comparazioni in modo da sottrarre alla procedura i lavoratori di un reparto piuttosto che un altro, viola il principio di buona fede e correttezza.
AG