Questo lindice del corposo documento: Premessa; Definizioni ed acronimiAspetti generaliForme associative fra le imprese: suddivisione di ruoli e responsabilità; ATI Associazione Temporanea dImprese; Società ConsortileConsorzioScambio di lavoratori fra le imprese; Autonomia del RL, del CSP, del CSERapporto fra CSE e imprese esecutrici; PremessaFase operativaStrumenti di comunicazione; Ruolo degli RLS/RLSTSistema di monitoraggio; Requisiti minimi; Controllo degli accessi delle maestranze in cantiere; Requisiti minimi; Informazione, formazione e addestramento; Requisiti; Strumenti di verifica;Gestione dei lavoratori stranieri; Requisiti minimi; Gestione dellemergenza; Requisiti minimi; Progettazione dellopera; Ruolo del Committente Redazione del PSC; Modalità di appalto ed affidamento dellopera Strumenti di verificaRealizzazione delloperaRapporto fra affidataria ed esecutrici; Verifica di idoneità dei POS; Attività del CSEPresenza del CSE in cantiereAltre attività del CSETavolo di confronto tra servizi di prevenzione, RLS,committenza ed imprese esecutrici; appendice.
Questo documento segue Linee guida per lapplicazione del DPR 222/03 in materia piani di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e determinazione dei costi relativi alla sicurezza, adottate il 1 marzo 2006 dalla Conferenza delle Regioni.
Obiettivo delle linee guida è favorire iniziative a favore e supporto della attività delle amministrazioni e delle imprese per meglio tutelare la sicurezza degli operatori, garantendo il rispetto delle norme a tutela della salute dei lavoratori.
I dati sullandamento infortunistico indicano tuttora il settore delle Costruzioni come la priorità di rischio nazionale con circa 90.000 infortuni riconosciuti allanno e con un decisivo contributo percentuale (più di un quarto) agli eventi mortali.
Le azioni di prevenzione e di repressione non sempre si sviluppano in modo efficace e quasi mai sono concepite in modo integrato ed in una ottica strategica. E emersa in questi anni linefficacia di tali azioni, imputabile da un lato alla mancanza di una strategia globale e dallaltro al fatto che tale materia, oggetto di legislazione concorrente tra Stato e Regioni, ha visto la sovrapposizione di ruoli e competenze diverse che impediscono, di fatto la piena applicazione di una coerente efficace strategia di prevenzione e di contrasto del fenomeno infortunistico. Occorre quindi snellire, aggiornare e meglio coordinare il corposo sistema normativo vigente in materia. I costi umani, sociali ed economici del fenomeno sono altissimi e le Istituzioni sono chiamate a dare risposte pronte ed efficaci.
I sistemi di realizzazione delle grandi opere pubbliche con i nuovi istituti contrattuali, quali quello del Contraente Generale o dei cosiddetti Project Financing e Global Service, mettono in crisi i parametri classici su cui sono state impostate anche le norme in materia di sicurezza, perchè nuove e poco definite sono le responsabilità nelle derivanti complesse architetture contrattuali.
Le nuove modalità contrattuali, soprattutto per le grandi opere, spingono, fra laltro, le grandi imprese di costruzioni a trasformarsi in holding finanziarie e organizzatrici dei processi produttivi, disarticolando le varie fasi realizzative dellopera e assegnando la copertura dei costi dellimpresa alla compressione dei prezzi nelle fasi di subappalto e dellesternalizzazione, nelle quali si registrano il maggior numero di incidenti mortali.
(RMP)