Lombardia: la situazione siccità resta critica, continua il monitoraggio

Al Tavolo regionale per il monitoraggio delle riserve idriche è emerso che la situazione, seppure migliorata, non ci lascia tranquilli soprattutto alla luce delle valutazioni sugli anni futuri influenzate dal cambiamento climatico.

“La situazione, seppur migliorata, non ci può far abbassare la guardia, perché ci troviamo di fronte a un dato di fatto inequivocabile: le mancate precipitazioni di novembre e dicembre non possono più essere recuperate e questo ci impone di lavorare per minimizzare gli effetti”. Lo ha spiegato l’assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi che, a Palazzo Pirelli, ha presieduto, assieme agli assessori Claudia Maria Terzi (Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile) e Gianni Fava (Agricoltura), il Tavolo regionale per il monitoraggio delle riserve idriche, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle Province, delle Organizzazioni professionali agricole, dei Consorzi di bonifica e irrigazione e gli operatori delle società energetiche.

“Le precipitazioni nevose – ha aggiunto Beccalossi – hanno consentito di recuperare una parte del deficit idrico fino ad allora accumulato. Il volume d’acqua invasato dai laghi, pur presentando una tendenza all’innalzamento è però, secondo le rilevazioni Arpa del 18 febbraio, ancora inferiore di quasi la metà rispetto alla media del periodo 2006-2015 e di circa un terzo rispetto al 2007, punto di riferimento per l’eccezionale siccità”.

“Per quanto riguarda la quantità riserva d’acqua sotto forma di neve – ha proseguito Beccalossi – si è registrato un apprezzabile miglioramento, che potrebbe non durare per il possibile innalzamento delle temperature, che inevitabilmente porteranno al disgelo e quindi alla perdita di queste riserve preziose. La situazione è certamente migliorata, ma persiste ancora un deficit del 30% rispetto alla media 2006-2015″.

Parlando di disponibilità di acqua a uso irriguo, Beccalossi ha ricordato che “nonostante ripetuti appelli, il Governo non ha ancora provveduto a emanare il Bando per l’utilizzo di fondi Psr per l’irrigazione. Qualcosa come 300 milioni di euro che servirebbero per migliorare l’efficienza delle opere e degli impianti e sui quali non potremo contare nemmeno per quest’anno. La situazione idrica, per quanto migliorata, permane sempre delicata e incerta e pertanto deve essere monitorata costantemente, al fine di poter intervenire in modo tempestivo all’insorgere di eventuali criticità. Sarà importante continuare a garantire una gestione coordinata dei laghi, degli invasi idroelettrici di monte e delle derivazioni irrigue in pianura, come già fatto negli anni passati”.

“Il mondo agricolo dovrà fare i conti con un quantitativo di acqua inferiore rispetto alla media degli ultimi anni – ha detto Fava – Siamo consapevoli che un’eventuale procedura di stato di crisi non possa essere azione unilaterale di Regione Lombardia, ma da condividere con altre Regioni del bacino padano”.

“La situazione seppure migliorata non ci lascia tranquilli – ha detto l’assessore Terzi – alla luce delle valutazioni sugli anni futuri influenzate dal cambiamento climatico. Al 14 febbraio le disponibilità idriche della nostra regione sono per fortuna aumentate del 54,8% in più – rispetto ai dati del 2007 – ma si mantengono ben al di sotto della media, relativamente al periodo 2006/2015. Grazie alle recenti nevicate, nel bacino dell’Adda la disponibilità è aumentata in una sola settimana di oltre il 54% e di oltre il 74% nel bacino dell’Oglio. Ricordo, inoltre, che in Consiglio regionale è stata approvata l’iniziativa dei consiglieri Maroni e Malvezzi relativamente all’istituzione di un tavolo consultivo per il monitoraggio costante della situazione, che sarà attivato con un provvedimento di Giunta”. L’assessore Beccalossi, in chiusura, ha quindi proposto di riaggiornare il Tavolo anche nel mese di marzo.

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