Un master “in prevenzione” che potrebbe rappresentare un laboratorio sperimentale per un futuro corso di laurea a tutti gli effetti.
E’ questa la proposta lanciata dal presidente del CIV INAIL, Franco Lotito.
“Prevenire è, naturalmente, eticamente giusto, ma prevenire è anche conveniente”, ha sottolineato, Lotito.
“C’è un costo sociale dell’infortunio, e questo lo paga direttamente il lavoratore con la sua salute. Ma c’è un costo economico che l’intero sistema paese deve accollarsi per ogni vittima di infortunio.
I circa 800mila infortuni che sono stati registrati dall’Inail nel 2009 hanno assorbito qualcosa come 32 miliardi di euro! Più del costo della manovra di riaggiustamento dei conti dello stato recentemente varata dal governo.
Questo sì che è un lusso che il paese non può permettersi”.
Per l’INAIL la promozione di questo percorso formativo ha assunto un significato di particolare importanza. “Ormai è chiaro che la nostra missione sociale non può più essere contenuta nell’ambito della pura prestazione anti-infortunistica”, ha sostenuto Lotito, facendo riferimento alle sempre più differenziate competenze attribuite all’Istituto, nel corso di questi ultimi anni, dal legislatore.
“Curare è necessario, ma non basta. Occorre creare le condizioni che rimuovano alla radice le cause degli infortuni”. Prevenzione, dunque: un obiettivo imprescindibile, secondo il Comitato di indirizzo di vigilanza, da tutti i punti di vista.
(Pa-Ro)