Malasanità: i risultati dell’indagine nazionale dei carabinieri

Dopo il “caso” di malasanità verificatori all’Ospedale Umberto I° di Roma, il Ministro della Salute ha disposto una indagine i cui risultati li riportiamo nel link. Secondo il Ministro Livia Turco e Il Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, dall’esame dei dati risultanti dalle ispezioni fin qui svolta emerge un quadro complessivamente positivo.

Le ispezioni condotte dai NAS tra l’8 e il 9 gennaio scorsi su mandato del Ministro della Salute Livia Turco hanno riguardato 321 ospedali sul totale dei 672 nosocomi pubblici italiani, così distribuiti: Nord 89, Centro 113, Sud e Isole 119.
Si è trattato di un’azione ispettiva straordinaria per la sua unicità, rapidità di effettuazione ed estensione.
Secondo le informazioni del Ministero, le ispezioni sono state rivolte alla verifica di:
-eventuali carenze igieniche e strutturali
-rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
-eventuali irregolarità di natura assistenziale
-conservazione dei medicinali
-smaltimento dei rifiuti ospedalieri e umani
-presenza di fenomeni di assenteismo.
E’stata ispezionata quasi la metà degli ospedali pubblici italiani che, per dimensione e capacità operativa, assorbono oltre il 70% del totale delle attività assistenziali ospedaliere.
Dall’esame dei dati delle ispezioni – che riportiamo nel link – risulta che il 46,1% delle strutture non presentano alcuna irregolarità, il 36,4% ha fatto rilevare alcune violazioni meramente amministrative e il restante 17,4% irregolarità che prevedono in base alle normative vigenti la segnalazione all’Autorità giudiziaria.
Viene sottolineato
-che non è stata predisposta alcuna chiusura per gravi carenze, fatta eccezione per 2 locali deposito non aperti al pubblico, ai quali sono stati posti i sigilli;
-che in tutte le strutture che hanno presentato irregolarità di qualsivoglia natura, è stato comunque verificato che non sono pregiudicati i livelli di qualità e sicurezza delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini.
Le carenze sul piano dell’igiene, pulizia e conservazione degli ambienti sono state registrate nel 7,5% della totalità degli ospedali ispezionati, tutti concentrati in quattro regioni.
La carenza di requisiti minimi strutturati è stata rilevata nel 2,5% delle strutture ispezionate, concentrate in una regione.
La carenza di adeguamento degli impianti di prevenzione infortuni e incendio è invece stata registrata nel 5,3% dei dati, concentrata anch’essa in una regione.
Da segnalare poi la presenza di alcune partite di farmaci e reagenti diagnostici scaduti nel 2,5% dei casi, concentrati in sette regioni.
Tra le infrazioni non segnalate all’Autorità giudiziaria si segnalano alcune irregolarità nel rispetto delle norme di divieto di fumo, intonaci con parti scrostate, linoleum con piccole lacerazioni, pavimentazioni non livellate, ecc. Insomma, secondo il Ministro della Salute, Livia Turco, “gli italiani possono fidarsi degli ospedali del SSN”.

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