Marcinelle 1956-2016: Mattarella, uno sprone a migliorare la sicurezza sul lavoro a 60 anni dalla tragedia

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, è intervenuto in occasione dell’anniversario della tragedia di Marcinelle che, 60 anni fa in Belgio, provocò la morte di 262 minatori, in gran parte emigranti italiani.

“La memoria sia uno sprone a migliorare la sicurezza sul lavoro”: così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione del 60° anniversario della tragedia di Marcinelle, l’incendio sotterraneo divampato nella miniera di carbone Bois du Cazier, in Belgio, che – la mattina dell’8 agosto 1956 – provocò la morte di 262 minatori, in gran parte emigranti italiani.

“Sessanta anni fa, l’8 agosto del 1956, lavoratori di dodici diverse nazionalità, tra cui 136 italiani, persero la vita nelle profondità della terra al Bois du Cazier – ha ricordato Mattarella – La tragedia costituì uno dei più sanguinosi incidenti sul lavoro della storia italiana ed europea. Una tragedia assurta a simbolo delle sofferenze, del coraggio e dell’abnegazione dei nostri concittadini che lottavano, attraverso il duro lavoro, per risollevare se stessi e le loro famiglie dalla devastazione del secondo conflitto mondiale”.

Dopo la Seconda guerra mondiale il Belgio avviò con diversi paesi europei intensi programmi governativi per importare manodopera disposta a lavorare nell’estrazione delle risorse minerarie. In Italia fu l’esecutivo guidato da Alcide De Gasperi, nel 1946, a stipulare un’intesa che prevedeva l’invio di 50.000 operai per le miniere belghe in cambio di carbone. Gli uomini avrebbero dovuto ricevere alloggio e frequentare un corso di formazione. In realtà le condizioni in cui si trovarono si rivelarono pessime: non solo per le scarse condizioni igieniche, ma anche per le pesanti discriminazioni subite. Drammatiche le condizioni di lavoro, all’insegna del rischio e della fatica. Il disastro di Marcinelle rappresentò un momento di consapevolezza comune e l’inizio di un nuovo percorso.

“Proprio in questi stessi anni, i popoli europei, nell’anelito verso un futuro migliore, fatto di pace e prosperità, decisero di intraprendere un percorso comune, pienamente consapevoli di come le antiche divisioni avessero portato il continente a una lacerante devastazione, umana e materiale
– ha ricordato, così, Mattarella – E’ mio auspicio che la memoria dei martiri del lavoro italiano all’estero possa costituire un esempio di impegno e di dedizione, ma anche un continuo sprone a migliorare le condizioni della sicurezza sul lavoro, ovunque nel mondo. La tragedia di Marcinelle ci ricorda che un futuro di unità, progresso e prosperità diffusa, di pace e condivisione dei valori alla base delle nostre Costituzioni democratiche, deve essere forgiato giorno per giorno, attraverso un impegno che sappia trascendere le difficoltà contingenti”.

Fonte: INAIL

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