Mercato italiano delle telecomunicazioni: nuove indicazioni della Commissione

Nel comunicato IP/06/685 del 29 maggio 2006, la Commissione europea conferma in via transitoria misure per incoraggiare l’ingresso dei nuovi entranti nel mercato della telefonia fissa.

La Commissaria europea per la società dell’informazione e media, Viviane Reding, ha dichiarato di “essere decisa ad aprire, con la collaborazione delle autorità di telecomunicazioni nazionali, i mercati nazionali alla concorrenza effettiva ed incoraggiare i nuovi entranti a diventare efficienti, efficienza che dovrebbe progressivamente riflettersi in tariffe di terminazione più basse e di conseguenza prezzi al consumo più bassi”.
Viene precisato, comunque, che i nuovi entranti, per quanto riguarda il mercato italiano delle telecomunicazioni, possono far pagare tariffe di terminazione più alte rispetto alle tariffe dell’operatore dominante, Telecom Italia, ma solo per un periodo transitorio di quattro anni, Nella lettera di commenti inviata all’Autorità Italiana per le telecomunicazioni, Autorità per le garanzie delle telecomunicazioni (“AGCOM”), la Commissione europea ha tuttavia richiesto ad AGCOM di specificare il percorso regolamentare (glide path di 4 anni) nell’adozione delle misure finali dell’attuale analisi di mercato. Inoltre, al fine di una maggiore tutela degli interessi dei consumatori, AGCOM è invitata, nel più breve tempo possibile, a sviluppare un modello di costi per il calcolo del valore di terminazione degli operativi alternativi che tenga in considerazione la necessità degli stessi di divenire efficienti nel tempo. La decisione della Commissione è basata sull’articolo 7 della direttiva quadro sulle comunicazioni elettroniche (2002/21/CE) che attribuisce alla Commissione il compito di assicurare l’applicazione dei principi di diritto della concorrenza in modo conforme da parte delle Autorità nazionali di regolamentazione in questo settore.

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