Mercedes Bresso confermata Presidente Comitato delle Regioni UE

Mercedes Bresso – già Presidente di Assiciazione Ambiente e Lavoro e del Piemonte – è stata eletta di nuovo Presidente del Comitato delle Regioni europee. Già nominata, su indicazione del gruppo Pse, il 10 febbraio scorso, la conferma si è resa necessaria dopo le elezioni in Italia ed i cambiamenti alla guida di diverse regioni, compreso il Piemonte. Bresso che resterà in carica due anni e mezzo è ora nel Comitato delle Regioni Ue come consigliere regionale e non più come presidente di Regione.

Fonte: regioni.it

“Il lavoro riprende in una fase molto importante e delicata”, ha osservato Bresso che ha detto di volersi impegnare per la salvaguardia dei fondi strutturali Ue, ossia degli aiuti comunitari alle regioni. “Senza i fondi Ue – ha rilevato – in questo momento di crisi le regioni, e quelle italiane in particolare, possono chiudere i battenti”. Per questo, ”dobbiamo lavorare per assicurare la prosecuzione della politica di coesione” anche dopo il 2013.

Le regioni intendono inoltre essere protagoniste, ha proseguito Bresso, per dare impulso alla crescita all’innovazione. Oggi l’assemblea dei rappresentanti locali e regionali ha avuto un confronto con il commissario Ue all’agricoltura, Dacian Ciolos, sul futuro della politica agricola comune.
I membri dell’Ufficio di presidenza del Comitato delle regioni (CdR), riuniti a Bruxelles l’8 giugno sotto la presidenza del primo vicepresidente del Comitato Ramon Luis Valcárcel, hanno accolto con favore l’appello del gruppo dei saggi presieduto da Felipe Gonzalez a rafforzare la leadership politica in Europa tramite “un nuovo patto tra le istituzioni europee e le istituzioni nazionali, regionali e locali”. Nella sua relazione al Consiglio europeo, il gruppo sottolinea che la collaborazione e il sostegno dei cittadini sono indispensabili per condurre le riforme rese necessarie dalla crisi economica e sociale in corso. Il gruppo dei saggi ha così fatto propria una richiesta del CdR, che nel suo Libro bianco sulla governance multilivello, adottato nel giugno 2009, aveva sottolineato che “la governance multilivello costituisce un metodo e una soluzione per instaurare una dinamica più innovativa, flessibile e inclusiva al fine di conciliare l’Europa dei cittadini e la gestione delle sfide globali da parte dell’UE”. Nel corso della riunione dell’Ufficio di presidenza i due correlatori del Libro bianco, Luc Van den Brande, presidente della commissione CIVEX, e Michel Delebarre, presidente della commissione COTER, hanno espresso il loro entusiasmo per la relazione, che prevede “un sistema di governance a più livelli in cui le competenze sono condivise, piuttosto che divise.”Essi hanno ricordato che “d’ora in poi la strategia Europa 2020, la lotta ai cambiamenti climatici, la revisione del bilancio dell’UE, il rilancio del mercato interno e le attese riforme della politica di coesione e della politica agricola comune devono essere progettate e attuate in collaborazione con gli enti regionali e locali.” Gli enti territoriali assumeranno le loro responsabilità per l’integrazione europea, in particolare nella preparazione e nell’attuazione di queste riforme. Il Comitato delle Regioni condivide inoltre l’idea del gruppo secondo cui “gli europei avranno bisogno di un’economia sociale di mercato estremamente competitiva e sostenibile per mantenere la coesione sociale e lottare contro i cambiamenti climatici.” Valcárcel ha ricordato che il Comitato delle Regioni aveva insistito più volte sulla necessità di instaurare quanto prima una governance economica all’interno dell’UE e di rafforzare il sentimento di appartenenza all’Unione grazie ai servizi civici e pubblici offerti dagli enti territoriali a beneficio di tutti. “Prendiamo atto della raccomandazione dei saggi di incoraggiare la consultazione e il coinvolgimento del Comitato delle Regioni per rafforzare la cittadinanza politica in Europa e facilitare così l’appropriazione del progetto europeo da parte dei cittadini dell’UE”, ha affermato Valcárcel, e ha aggiunto: “invitiamo il Consiglio europeo del 17 e 18 giugno prossimi a tradurre questo approccio in raccomandazioni e azioni concrete.”

(Pa-Ro>)

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