Ministero del Lavoro, a partire da fine aprile i dati sui rapporti di lavoro saranno pubblicati mensilmente

Il Ministero del Lavoro renderà più frequente e completa la pubblicazione dei dati relativi ai rapporti di lavoro tratti dalle Comunicazioni Obbligatorie che, ad oggi, avviene su base trimestrale.

Il Ministero del Lavoro ha deciso di accogliere positivamente, considerandole in linea con il principio di trasparenza adottato, le sollecitazioni a rendere più frequente e completa la pubblicazione dei dati relativi ai rapporti di lavoro tratti dalle Comunicazioni Obbligatorie che, ad oggi, avviene su base trimestrale.

Il Ministero del Lavoro, quindi, a partire dalla fine di aprile, fornirà a cadenza mensile i dati relativi ai rapporti di lavoro tratti dalle Comunicazioni Obbligatorie, con questa frequenza: entro il giorno 25 di ogni mese verranno forniti i dati, riferiti al mese precedente, di attivazioni e cessazioni di tutti i rapporti di lavoro, al netto dei settori del lavoro domestico e della Pubblica Amministrazione per i quali si registrano tempi più lunghi di comunicazione al Ministero del Lavoro. A 40 giorni dalla fine del mese di riferimento verranno forniti i medesimi dati relativi a tutti i settori economici: compresi, cioè, quelli del lavoro domestico e della Pubblica Amministrazione (ad esempio: il 10 giugno, i dati relativi ad aprile). Con un’avvertenza importante. Questi dati sono da considerarsi provvisori, in quanto suscettibili di successive integrazioni. Il “consolidamento” dei dati provvisori diffusi su base mensile verrà inserito nella nota trimestrale, secondo il calendario pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro, insieme con altre variabili di analisi per una conoscenza migliore dei fenomeni che caratterizzano l’andamento dell’occupazione.

A questo proposito, vale la pena ricordare che già oggi i microdati relativi ai rapporti di lavoro sono disponibili gratuitamente, per chiunque ne faccia richiesta a scopo di studio o di ricerca, attraverso la procedura pubblicata sul portale dei servizi del Ministero del Lavoro, che prevede l’assegnazione di una specifica password al fine di assicurare, in linea con le indicazioni del Garante della Privacy, la tutela dei dati personali. Ad oggi, oltre 30 soggetti, pubblici e privati, hanno già utilizzato questo servizio.

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