Ministero della Salute, “Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti” risultati in Italia per l’anno 2014

Diminuiscono i pesticidi nella frutta, nella verdura, nel vino e nei cereali. Secondo il rapporto 2014 del Ministero della salute “Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti” su quasi 9.000 campioni analizzati, solo 29 sono risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa.

“Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti – risultati in Italia per l’anno 2014” è il report predisposto dal Ministero della salute sul controllo dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti.

Per l’anno 2014 vengono diffuse, le elaborazioni sull’ortofrutta, sui cereali, su alcuni prodotti trasformati, quali olio e vino, costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea, le elaborazioni riguardanti i baby food, quelle relative ad altri prodotti (trasformati di frutta, ortaggi, cereali, le spezie, i semi, etc), i risultati del piano coordinato comunitario, i prodotti di origine biologica e alcuni alimenti di origine animale.

I baby food o gli altri prodotti, sono stati campionati anche se non previsti tra gli alimenti del piano nazionale proprio al fine di garantire una maggiore tutela non solo dei consumatori ma anche delle fasce più vulnerabili quali i bambini e i vegetariani.

Relativamente ai risultati, si evince che nel corso dell’anno 2014 sono stati analizzati complessivamente 8.946 campioni per verificare la presenza di residui di prodotti fitosanitari. Di questi soltanto 29 sono risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa vigente, con una percentuale di irregolarità molto contenuta, pari all’0.3%.

Rispetto allo scorso anno le irregolarità sono diminuite, infatti lo scorso anno si attestavano allo 0.5%.

Inoltre i risultati complessivi nazionali, indicano un elevato livello di protezione del consumatore con una media di superamenti considerando che la percentuale d’irregolarità è ben al di sotto della media europea (1,5%).

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