Per accelerare la lotta agli sprechi il Governo è pronto prima di tutto a rendere più conveniente la donazione degli alimenti rispetto alla loro distruzione da parte delle industrie e della grande distribuzione organizzata. La modifica di una legge semplificherà la vita alle imprese che decidono di destinare le eccedenze a favore degli indigenti.
Il Governo punta inoltre ad arrivare all’approvazione entro il 2015 della Legge SprecoZero. Nel testo sono previsti incentivi fiscali come lo sconto sulla tariffa dei rifiuti per chi dimostra di convertire lo spreco in donazioni e un taglio dell’Irap per le imprese che introducono sistemi innovativi a basso impatto ambientale. Con la nuova norma, poi, si interviene per potenziare il recupero degli alimenti, rafforzando la legge del “buon samaritano” che dal 2003 incentiva la riduzione dello spreco dei cibi dalla ristorazione, semplicemente equiparando al consumatore le Onlus che provvedono a recuperarli e a donarli agli indigenti.
“Entro il 2016 – ha dichiarato il Ministro Martina – vogliamo raddoppiare il cibo donato agli indigenti, portando a 1 milione le tonnellate di alimenti salvati dallo spreco. Siamo pronti a semplificare le leggi per rendere la donazione di alimenti più conveniente per chi produce e distribuisce. Per raggiungere l’obiettivo dobbiamo continuare a puntare su un modello che incentivi il recupero e la costruzione di rapporti forti tra gli enti caritativi e il mondo della produzione e distribuzione alimentare. Fermare lo spreco è un dovere tassativo, tanto più quando dobbiamo sostenere oltre 6 milioni di persone che soffrono di povertà alimentare nel nostro Paese. Il Governo sta facendo la sua parte, con un programma di aiuti che nel 2015 prevede l’aumento della distribuzione cibo da 65mila a 100 mila tonnellate attraverso le strutture degli enti caritativi in tutto il territorio. Dobbiamo fare di più e abbiamo voluto organizzare in Expo questo incontro del nostro tavolo di lavoro con tutti i soggetti coinvolti proprio per rilanciare l’azione su questo fronte”.