Tante le novità di questa quinta edizione del Green Drop Award, che tinge di verde il Lido di Venezia dal 31 agosto al 10 settembre. In particolare, ad accendere i riflettori della sostenibilità su Venezia, è stato il Green Day: la giornata del 5 settembre è stata infatti interamente dedicata ad affrontare le tematiche ambientali attraverso l’arte cinematografica con workshop, incontri e seminari cui hanno preso parte professionisti del settore, personaggi del mondo del cinema, della cultura, dell’architettura e della scienza.
Quest’anno il premio assegna la “goccia d’acqua” soffiata dai maestri vetrai di Murano che, dopo aver raccolto negli anni passati la terra del Brasile, dell’Antartide, dell’Egitto e del Senegal, ha quest’anno una valenza di particolare importanza legata anche all’enciclica “Laudato si’”, dedicata alla difesa del creato, avendo utilizzato la terra di Assisi.
Il Green Day è inoltre arricchito dal primo seminario di Cinema Verde, svolto in collaborazione con la Federazione Italiana dei Media Ambientali (FIMA), sulle tecnologie e i materiali verdi per il cinema e sui temi della sostenibilità nella cinematografia italiana e straniera.
Il Green Drop Award, già vinto nelle edizioni passate da “Le cinque stagioni” di Peter Brosens e Jessica Woodworth (2012), “Ana Arabia” di Amos Gitai (2013), “The postman’s white nights” di Andrei Konchalovsky (2014) e “Behemoth” di Zhao Liang (2015), quest’anno viene assegnato venerdì 9 settembre.