Con Decisione del 12 luglio 2002 il Consiglio dell’ Unione europea ha adottato il Regolamento (CE) sullo statuto della SCE
Dopo una discussione durata oltre dieci anni, finalmente il Consiglio dell’ Unione europea ha trovato un accordo per adottare il Regolamento (CE) relativo allo statuto della Società cooperativa europea, che sarà pubblicato quanto prima sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee (GUCE).Infatti, il Consiglio riunitosi il 12 luglio 2002, con l’ adozione di questo provvedimento potrà essere avviato, negli Stati membri della Comunità, l’ iter legislativo che renderà possibile la creazione di “cooperative europee” le quali sono espressamente riconosciute nell’ Unione europea come tipo di ” società” ai sensi del Trattato di Roma ( articolo 48). In occasione della Convenzione delle cooperative europee svoltasi a Bruxelles il 13 febbraio 2002, il Presidente della Commissione europea, Romano Prodi, dichiarava che ” le imprese cooperative svolgano un ruolo importantissimo e contribuiscano a raggiungere gli obiettivi economici, sociali e politici dell’ Europa. Esse sono inoltre la dimostrazione che lo spirito di solidarietà che caratterizza la stessa ragione sociale delle imprese cooperative non è affatto in contraddizione con lo spirito imprenditoriale e, anzi, la combinazione genera un circolo virtuoso. Per questi motivi la Commissione intende fare quanto è in suo potere per sostenere le cooperative ed aiutarle a lavorare e prosperare in Europa
..Le cooperative nascono come associazioni di base di cittadini volenterosi e intraprendenti. Sono l’ unica forma di impresa la cui ricchezza non dipende tanto dal capitale quanto dalle donne e dagli uomini che vi lavorano. Le cooperative sono imprese diverse da tutte le altre perché nascono e si fondano più sui valori che sulle risorse. Valori come l’ orgoglio verso un prodotto e un servizio fatto a regola d’arte, la volontà di condividere il lavoro con gli altri, la partecipazione alla pari, la solidarietà. E il modello funziona. Le cooperative danno lavoro a due milionio e trecentomila persone solo nell’ Unione Europea”. Sempre in quella occasione, il Presidente Prodi sottolineava che ” ciò di cui le cooperative hanno bisogno, invece, è un quadro normativo adeguato alle caratteristiche specifiche, come ad esempio lo Statuto europeo delle cooperative che ” manderà certamente un segnale forte ai governi
e costituirà un punto di riferimento per lo sviluppo di una legislazione moderna per le cooperative
”. Dunque, il Regolamento (CE) adottato dal Consiglio il 12 luglio 2002 va nella giusta direzione auspicata dal Presidente Prodi. L’ adozione dello Statuto, di cui riportiamo il testo integrale nel link, permette di completare, fra l’ altro, la riforma del diritto societario dell’ Unione europea iniziata nell’ ottobre 2001 con l’ istituzione della società per azioni europea. Il regolamento prevede diverse modalità di costituzione: una società cooperativa europea può essere costituita da almeno cinque persone fisiche, da persone fisiche e giuridiche o da parte di almeno due persone giuridiche; attraverso la fusione di due o più cooperative esistenti; con la trasformazione di una cooperativa esistente che possiede da due anni almeno un ente o una filiale in un altro Stato membro. Il capitale sottoscritto deve essere di almeno 30.000 euro. Una cooperativa europea deve essere registrata nello Stato membro in cui è situata la propria sede centrale e potrà trasferire la propria sede verso un altro Stato membro senza dover passare per una dissoluzione ed una nuova registrazione.
Fonte: Eur-Lex
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